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Riduzione delle tasse: la rivoluzione dell’Università di Torino

Da Alessandro Maldera

Settembre 26, 2023

A partire dall’anno accademico 2023, l’Università di Torino introdurrà il bilancio POP (Popular Financial Reporting), diventando la prima università italiana a farlo. Questa decisione avrà un impatto significativo sulla vita degli studenti, rendendo l’istruzione superiore più accessibile ed equa per tutti. E soprattutto ridurrà le tasse per le fasce più deboli.

Cos’è il bilancio POP?

Inizialmente diffuso in America, Canada, Australia e Nuova Zelanda, è uno stadio avanzato di report integrato . Insomma, un documento che riassume in modo sintetico e accessibile l’operato e la realtà organizzativa di enti pubblici, istituzioni educative e ordini scolastici. Il suo obiettivo è fornire informazioni chiare e di facile comprensione ai portatori d’interesse, come gli studenti, i genitori e la comunità accademica.

La riduzione delle tasse universitarie

La notizia più rilevante che emerge dal bilancio POP dell’Università di Torino è la riduzione delle tasse universitarie. Il rettore, Stefano Geuna, ha annunciato che ci sarà un ulteriore ritocco del contributo studentesco, portando a una diminuzione significativa del costo dell’istruzione superiore. Questa decisione è finalizzata a rendere l’università più accessibile a tutti gli studenti, indipendentemente dal loro background economico.

Secondo il rettore, gli studenti con un reddito inferiore a 23.000 euro rientreranno nella “No Tax Area” e non dovranno pagare alcuna tassa universitaria. Inoltre, la media annuale delle tasse universitarie è già scesa sotto i mille euro due anni fa e si prevede che continuerà a diminuire ulteriormente.

La protesta degli studenti

Gli studenti hanno accolto positivamente le novità, in particolare da coloro che si sono impegnati attivamente nella protesta contro il caro affitto e la mancanza di posti letto a Torino. Un gruppo di universitari, appartenenti ad associazioni studentesche come Udu e Cambiare Rotta, si è accampato al Campus Einaudi per manifestare la loro frustrazione e richiedere soluzioni concrete al problema.

La promessa del rettore di creare mille nuovi posti letto per gli studenti fuori sede è stata accolta positivamente. Si prevede che sei edifici, tra cui tre ex scuole della Città di Torino e tre immobili su un altro bando Edisu, saranno trasformati in residenze per studenti. Inoltre, potrebbero essere considerate anche caserme dismesse. Tuttavia, l’implementazione di questi interventi di riqualificazione dipende dai finanziamenti governativi, che al momento non sono ancora concreti.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende