Mole24 Logo Mole24
Home » Economia » Intervista a Carola Chiusano responsabile della rete commerciale dello Studio Chiusano Immobiliare

Intervista a Carola Chiusano responsabile della rete commerciale dello Studio Chiusano Immobiliare

Da Alessandro Maldera

Settembre 26, 2023

Abbiamo avuto il piacere di fare 4 chiacchiere con Carola Chiusano, responsabile della rete commerciale dello Studio Chiusano Immobiliare. Una manager in grado di raccogliere la sfida di un’importante azienda di Torino e capace di trasportarla nel futuro, espandendo i propri confini. Ma non abbiamo parlato solo di lavoro, abbiamo voluto anche scoprire qual è il rapporto di Carola con Torino, la città in cui è nata, in cui vive e che ama .

Dalla prima sede del 1989 ad agenzia leader sul territorio torinese (e non solo), qual è stato il segreto per resistere e conquistare il mercato?

L’idea è stata fin dal principio quella di pensare in grande, di crescere e di innovarsi. Prendo in prestito una delle frasi cult di mio papà, ovvero che “l’azienda va considerata un po’ come un camino” perché il suo fuoco va costantemente alimentato. Quando è al massimo bisogna buttare ancor più legna affinché non si spenga, così come nei momenti difficili serve investire piuttosto che tirare i remi in barca. Naturalmente mantenendo fede ai nostri valori primari, la professionalità, la trasparenza e il chiodo fisso di mettere sempre il cliente al centro del nostro lavoro.

Quasi 35 anni di attività, sin dalla nascita a conduzione familiare: quanto è stato un aspetto importante nella vostra affermazione?

Credo sia stato fondamentale preservare la nostra identità. Hanno lavorato al progetto sin dall’inizio mia nonna, figura importantissima, ovviamente mio papà che è ancora qui, poi mio zio, il cugino di papà e per finire con me e mio fratello a rappresentare la nuova generazione. Anche adesso che siamo molto più numerosi e lavoriamo con decine di persone, il segreto è che noi continuiamo in ogni caso a sentirci tutti parte di una grande famiglia. L’armonia tra le persone che lavorano con noi e il gioco di squadra sono la base per costruire i successi.

Quattro settori per quattro tipologie di immobili differenti: la specializzazione è una dei vostri punti di forza?

L’obiettivo è riuscire a fornire un servizio di altissimo livello per qualunque tipologia di immobile. Trattiamo allo stesso modo il monolocale nella zona più periferica di Torino e le grandi proprietà di Milano o Monte Carlo, piuttosto che gli interessi immobiliari dei fondi d’investimento. Abbiamo creato una struttura specializzata, composta da persone che seguono ciascun segmento del processo di vendita in base alle rispettive competenze. Non vogliamo che manchi il rapporto umano con i clienti, siamo sempre presenti in tutte le fasi e ciascun agente segue un numero ristretto di vendite proprio per mantenere alti gli standard. Noi non badiamo ai numeri, ma badiamo alle persone. Oltretutto noi trattiamo uno dei beni più primari: la casa non è soltanto un oggetto, ma un contenitore di emozioni e di ricordi. Motivo per cui tra i nostri servizi di punta abbiamo ora l’home staging, valorizzazione dell’immobile vantaggioso per chi vende ma anche per chi compra.

Il mercato immobiliare risente cronicamente di fattori esterni (economici, politici, ecc…): quanto è difficile districarsi e riuscire a trovare sempre la soluzione migliore per i clienti?

Il mercato, per definizione, non è un luogo statico ma dinamico, fatto di domande e offerte che si modificano continuamente. La nostra professionalità sta nel studiare tutti gli elementi che possono influire, capire i segnali e gli eventi, talvolta anticiparli, e riuscire a guidare i clienti nel modo migliore. Il mercato però è anche il bello del nostro mestiere, perché non è una scienza esatta: è sempre diverso e sa come stupirti.

Che tipo di mercato è quello torinese e quali differenze esistono con realtà come Milano, Sanremo e Parigi laddove avete vostre filiali?

Il mercato di Torino è all’ottanta per cento un mercato per i torinesi, ed è per lo più orientato alle ricerca della prima casa, molto attento al prodotto e al risparmio energetico. C’è grande attenzione su immobili ristrutturati e una richiesta crescente di terrazze, la cui offerta è però piuttosto risicata. E negli ultimi anni è decisamente cambiato, ora è molto più rapido e dinamico. Quello milanese è profondamente diverso, estremo, più proiettato all’estero e legato ai business internazionali. Le case spesso vengono vendute ancor prima di essere messe sul mercato. Quello ligure è invece legato ai sogni e al desiderio di possedere una seconda casa al mare. Ancor più differente è la nuova sfida da poco intrapresa a Parigi: la volontà è diventare riferimento per gli italiani in quel territorio.

Che valore date alla comunicazione e all’attività di promozione dello Studio Chiusano sul territorio?

Sin dalla nascita, il nostro Studio ha rivolto grandissima attenzione e risorse alla comunicazione. Un aspetto che consideriamo fondamentale, in particolare nel nostro campo. Chiaramente lo abbiamo fatto adeguandoci ai tempi, come per esempio dimostra al giorno d’oggi la nostra capillare attività sui social.

Parliamo ora del suo rapporto con Torino: cosa le piace, cosa invece non la convince e come descriverebbe in 3 aggettivi la nostra città?

Considero Torino una città ideale: sa essere elegante e raffinata, pur rimanendo al contempo accogliente e vivibile. Poi è straordinariamente verde e, tra gli aggettivi per definirla, senza dubbio non può mancare la sua vena mistica. Difficile trovare qualcosa che non mi piaccia, forse il pensiero molto sabaudo di sentirsi eternamente e ingiustamente “inferiore” ad altre città come Milano.

Crede che Torino possa sentirsi sempre più una città europea, a forte respiro internazionale?

Certamente sì, d’altro canto lo dimostrano i numerosi eventi di spessore che negli ultimi anni Torino ha ospitato. Bisogna soltanto scrollarsi di dosso quell’essere un po’ troppo “provinciali” e osare un pochino di più.

Qual è il suo luogo torinese del cuore, quello al quale non rinuncerebbe mai?

Sono estremamente legata a questa zona della Crocetta ho sempre vissuto qua intorno al Fante e molti dei miei ricordi sono legati ai giardini. Un misto di ricordi personali e lavorativi, perché già da ragazza ammiravo la bellezza di alcune case e palazzi che in seguito abbiamo anche avuto il piacere e la fortuna di trattare professionalmente. E ancor oggi rimane un punto di riferimento delle mie giornate, non solo per la presenza del nostro studio, ma anche perché una passeggiata insieme ai miei figli spesso non manca.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende