Torino: triplicate le multe a monopattini e bici nel 2023

Torino, negli ultimi anni, sta affrontando un problema crescente legato all’uso irresponsabile di monopattini e bici: nel 2023, infatti, si sono registrate tre volte le multe assegnate lo scorso anno. Le autorità locali sperano che queste sanzioni possano scoraggiare comportamenti illegali e promuovere un utilizzo responsabile di questi mezzi elettrici.

L’obiettivo principale delle autorità è quello di garantire la sicurezza di tutti i cittadini della città, creando un ambiente urbano sostenibile e accessibile.

Nel 2023 aumentano vertiginosamente le multe per monopattini e bici a Torino

Le forze dell’ordine di Torino, quest’anno, hanno deciso di inasprire i controlli su biciclette e monopattini. La decisione è stata presa perché, nonostante le sanzioni, negli ultimi due anni si era registrato un raddoppio del numero di incidenti legati proprio all’uso irresponsabile di questi mezzi. Infatti, anche se in generale gli incidenti stradali sono in calo (da 3032 a 2900), quelli che hanno coinvolto solo le biciclette sono passati da 116 a 232. Invece, quelli relativi ai veicoli di micro-mobilità elettrica, come i monopattini, sono saliti da 193 a 204.

Anche per quanto riguarda le sanzioni per comportamenti scorretti si registra un netto aumento. Anche grazie ai controlli sempre più stringenti, si è passati da 384 multe per sosta irregolare ad addirittura 918.

Gli effetti dell’aumento delle multe

L’aumento delle multe per monopattini e biciclette a Torino ha suscitato diverse reazioni nella comunità. Molti residenti e turisti hanno accolto positivamente questa decisione, poiché sperano che possa migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti causati dall’uso irresponsabile di questi mezzi.

Tuttavia, ci sono anche coloro che ritengono che le multe aumentate siano eccessive e potrebbero penalizzare coloro che utilizzano monopattini e biciclette in modo responsabile. Inoltre, le sanzioni potrebbero scoraggiare l’uso di mezzi di trasporto sostenibili e contribuire ad un aumento dell’inquinamento atmosferico.

Asja D’Arcangelo