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Al Gradenigo di Torino arriva un robot per le operazioni di chirurgia mininvasiva

Da Asja D'arcangelo

Luglio 07, 2023

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Da oggi, all’ospedale Gradenigo di Torino, i medici potranno contare anche sull’aiuto di “da Vinci X”, un robot di ultima generazione per la chirurgia mininvasiva assistita.

Un robot permetterà ai chirurgi dell’ospedale Gradenigo di Torino di semplificare gli interventi di chirurgia mininvasiva

L’équipe del dottor Omid Sedigh, responsabile della Struttura Complessa di Urologia e Andrologia ricostruttiva di Humanitas Gradenigo e Professore aggiunto di Urologia di Humanitas University, da oggi potrà sfruttare uno strumento in più. Si tratta del robot “da Vinci X”, che andrà ad implementare la dotazione tecnologica utile per trattare le patologie uro-oncologiche.

In particolare, servirà soprattutto per il tumore alla prostata, uno tra i più aggressivi e che sta diventando sempre più diffuso tra la popolazione maschile. Solo nel 2022, infatti, sono stati diagnosticati circa 40.500 nuovi casi di neoplasie prostatiche, che rappresentano il 19,8% di tutti i tumori maschili.

Moltissimi i vantaggi introdotti da questa nuova tecnologia sia per i pazienti che per i chirurghi

Per i pazienti che si sottopongono ad un intervento robot assistito, sono numerosi i vantaggi. Infatti, chi si sottopone a questo tipo di operazione tende a riprendere più rapidamente le operazioni quotidiane. Inoltre, si riducono anche le complicanze funzionali e il dolore post-operatorio, oltre alla diminuzione dei tempi di degenza. Infine, sono migliori anche i risultati estetici, dato che le incisioni sono sempre più piccole.

Ma i benefici dell’utilizzo di tecniche mininvasive non si fermano qui. Infatti, si estendono anche ai chirurghi, che tramite questi metodi possono operare con tutta una serie di comfort. In primis, grazie a “da Vinci X” avranno più versatilità dei movimenti, cosa che consentirà loro di raggiungere spazi anatomici più ristretti e profondi. Inoltre, la macchina permetterà di vedere il campo operatorio in 3D con un efficace ingrandimento dei dettagli anatomici. Per questo motivo, l’utilizzo di tecniche mininvasive garantisce una maggiore facilità nell’esecuzione delle operazioni chirurgiche complesse.

L’intera équipe, prima di iniziare ad utilizzare “da Vinci X” ha intrapreso un periodo di formazione guidata dal dottor Omid Sedigh, aiutato da Nicolò Buffi, professore Ordinario di Urologia Humanitas University.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.