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Scoperto un nuovo farmaco per i tumori cerebrali in collaborazione con le Molinette di Torino

Da Asja D'arcangelo

Giugno 12, 2023

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Un nuovo studio sui tumori, al quale ha partecipato anche la Neuro-Oncologia delle Molinette di Torino, ha permesso di scoprire un nuovo farmaco per rallentare la crescita dei gliomi.

Uno studio, in collaborazione anche con le Molinette di Torino, scopre un farmaco per i tumori cerebrali

Grazie alla collaborazione di oltre 300 pazienti, provenienti da 10 paesi diversi, la scienza sta cercando di fare un altro passo avanti nella lotta ai tumori. In particolare, questa volta si sta lavorando dei gliomi di basso grado, un tipo di neoplasie cerebrali. Colpiscono 4-5 persone ogni 100 mila abitanti e soprattutto persone giovani. Nonostante siano forme benigne, col passare del tempo possono comunque evolvere in forme più aggressive, diventando pericolose per il paziente.

Uno studio internazionale INDIGO, che ha visto la partecipazione della Neuro-Oncologia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino, ha fatto una scoperta in grado di rivoluzionare la pratica clinica. Si tratta di una nuova molecola in grado di rallentare i gliomi, il vorasidenib.

I risultati della ricerca sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale New England Journal of Medicine, una delle massime autorità in campo medico. Inoltre, sono anche stati presentati in anteprima all’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago. Avendo partecipato al disegno dello studio e reclutato pazienti per la sperimentazione, tra gli autori appare anche la Neuro-Oncologia delle Molinette di Torino. Si tratta dell’unico centro italiano e uno tra i pochi europei ad aver preso parte al progetto.

Grazie al nuovo farmaco si potrà rallentare la crescita dei gliomi

Il tipo di tumori studiati dalla ricerca, essendo infiltrati nel tessuto nervoso sano, non possono essere rimossi per via chirurgica in modo radicale. Inoltre, sono caratterizzati dalla presenza della mutazione IDH1-IDH2, che ne determina la crescita e l’evoluzione in forme maligne. Quando il tumore presenta la mutazione IDH, infatti, produce un metabolita anomalo (onocometabolita) che non solo lo fa crescere, ma ne aumenta anche l’infiltrazione tumorale. Inoltre, può portare il paziente a sviluppare crisi epilettiche frequenti invalidanti.

Per questo, la nuova molecola scoperta dallo studio, il vorasidenib, sarà presto un alleato importante per tutti coloro che soffrono di questo tipo di tumore. In particolare, si tratta di un farmaco che inibisce in maniera specifica la mutazione IHD. Questo permette un rallentamento nella crescita del tumore, che di conseguenza permette anche di posticipare la radio e la chemioterapia, attualmente considerate terapie standard. Infatti, nonostante possano aiutare i pazienti, queste terapie hanno effetti collaterali importanti. Il nuovo farmaco, invece, oltre ad avere un effetto sul tumore, sembra ridurre le crisi epilettiche e, inoltre, è ben tollerato dai pazienti.

La scoperta della nuova molecola è un passo in avanti nella lotta ai tumori. Ora, il farmaco dovrà seguire le tempistiche dell’iter regolatorio e l’approvazione delle autorità registrative sia negli USA che in Europa. Poi, finalmente, potrà essere somministrato ai pazienti che soffrono di questo tipo di tumore.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.