Urbanistica

La storica pavimentazione con le lose di via Po a Torino è salva

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È salva la storica pavimentazione in lose di via Po: si è fermato, infatti, il progetto che prevedeva di asfaltare uno degli assi più iconici di Torino.

Un risultato raggiunto grazie all’impegno dell’assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta, e alle proteste dei cittadini, che hanno avviato una raccolta firme per conservare la fisionomia originale del lastricato.

Salve le lose di via Po dall’asfalto: Torino lavora per ottenere un finanziamento dal Ministero della Cultura

L’asse di via Po, fino alla fine del 2024, sarà luogo di un maxi-cantiere per il rinnovo dei binari del tram e diverse opere nei sottoservizi. Il progetto iniziale prevedeva di sostituire la superficie in pietra a ridosso delle rotaie con una striscia d’asfalto. La proposta, però, ha scatenato le proteste dei cittadini, che hanno avviato una raccolta firme per mantenere l’aspetto originale della pavimentazione.

Quando il Comune ha alla fine deciso di mantenere le lose, è stata una vittoria sia per i cittadini che per il patrimonio storico-artistico della Città. Tuttavia, questa decisione comporterà un costo aggiuntivo di 1 milione e 700 mila euro rispetto al progetto iniziale. Il Torino, infatti, ha già avviato l’iter per coprire questo ulteriore budget. Per far fronte all’extracosto, l’assessora Foglietta ha spiegato che la Città ha richiesto un finanziamento del 50% al Ministero della Cultura. La Soprintendenza ha espresso un parere positivo e ora si attende una risposta definitiva da parte del Ministero. La restante metà dell’extracosto, pari a circa 850 mila euro, sarà sostenuta posticipando alcuni cantieri Gtt, non ritenuti indispensabili.

Il costo complessivo per tutte le opere è di circa 5 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Per questo motivo, i lavori dovranno essere completati entro dicembre 2024, termine entro cui la città dovrà rendicontare a bilancio tutti i costi. Al contempo, trattandosi di lavori che dureranno più di sei mesi consecutivi, saranno anche concessi sgravi fiscali ai commercianti di via Po, secondo quanto previsto dalle normative.

La pianificazione dei lavori e l’impegno delle aziende per terminare in tempo le operazioni

Ogni fase delle lavorazioni sarà oggetto di un tavolo permanente, a cui parteciperanno le associazioni di categoria e l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino.

Durante l’anno e mezzo di lavori, la via non sarà mai chiusa del tutto al traffico. Le opere riguarderanno non solo la sostituzione dei binari del tram, ma anche diversi cantieri nei sottoservizi. Infatti, tra le aziende coinvolte ci sono, oltre Gtt, anche InfraTo, Iren, Ireti, Smat e Italgas.

Fino a ottobre, sull’asse opereranno soprattutto Smat e Ireti. Dopo l’estate, e fino a settembre 2024, cominceranno invece i lavori sui binari: da quel momento, durante il giorno, sarà mantenuto il transito unicamente da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello. Alla fine di ogni giornata, invece, il cantiere verrà arretrato, per consentire il passaggio delle auto anche nell’altro senso di marcia.

L’importanza della conservazione del patrimonio storico

La decisione di salvaguardare le lose di via Po è un importante segnale di rispetto e valorizzazione del patrimonio storico della città. Fondamentale sarà anche il sostegno del Ministero della Cultura e della Soprintendenza per garantire la conservazione della pavimentazione. Infatti, Torino conta su di loro per coprire l’extracosto legato alla loro manutenzione e restauro.

La volontà di preservare la pavimentazione dell’asse dimostra l’attenzione sia delle istituzioni che dei cittadini nei confronti della tutela dell’identità culturale e urbanistica di Torino.

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