La chiusura metro di Torino a maggio genera proteste

Presto la Metro di Torino sarà interessata da un periodo di chiusura anticipata: infatti, dal 2 maggio fino al 7 agosto il servizio si fermerà a partire dalle 22.
I lavoratori notturni e gli studenti universitari sono i più penalizzati dalla variazione, che durerà per ben tre mesi.
La mancanza di dialogo tra istituzioni e lavoratori notturni
La chiusura della metro di Torino, prevista dal 2 maggio fino al 7 agosto, bloccherà le corse sotterranee a partire dalle 22. Per cinque giorni su sette, esclusi i venerdì e i sabati, infatti, la linea 1 chiuderà anticipatamente rispetto al normale orario delle 00:30.
Questa limitazione consentirà di completare i lavori di ammodernamento previsti senza intaccare la normale attività dei cittadini. O quasi, perché si sono già sollevate diverse proteste, soprattutto dalla fascia di lavoratori notturni, ingiustamente non considerati. Si parla di netturbini o personale che lavora in discoteche e locali attivi durante la notte. Inoltre, la manovra avrà anche ripercussioni anche sugli universitari.
Questi ultimi, infatti, risentirebbero della chiusura anticipata della metro di Torino soprattutto i mercoledì e i giovedì da maggio in poi. Infatti, durante questi giorni della settimana, generalmente ci sono feste universitarie nei locali che attraggono molti studenti. In generale, l’affluenza infrasettimanale non è così bassa come si tende a pensare.
In sostanza, gli interessati si lamentano soprattutto di non essere stati consultati in modo da poter trovare una soluzione più adatta ed efficace per tutti.

Non solo maggio: la chiusura della metro a Torino sarà totale ad agosto
Inoltre, al 7 agosto al 3 settembre, GTT e Infra.To hanno comunicato che la metro sarà completamente chiusa per permettere i collaudi del nuovo sistema. Nonostante sia il mese con meno affluenza durante l’anno, il disservizio colpirà comunque i turisti, che non sapranno come muoversi in città.
Sebbene dei bus sostituiranno la metro seguendone la tratta, questi sono meno capienti e comodi, tanto per i turisti quanto per i cittadini. Un limite che, perciò, potrebbe avere ripercussioni sull’esperienza turistica di Torino, dato che la metro collega le stazioni e il Lingotto in pochi minuti.