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Ridimensionato l’asilo Rubatto di Torino: ora rischia la chiusura

Da Asja D'arcangelo

Aprile 18, 2023

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L’asilo Rubatto, uno tra i più antichi di Torino, dopo aver visto passare tra le sue mura generazioni di torinesi oggi rischia la chiusura.

Rischio chiusura per lo storico asilo Rubatto di Torino

Costruito nel 1891 grazie alla “Federazione degli asili infantili suburbani“, l’asilo Rubatto oggi è a rischio. Infatti, la scuola d’infanzia comunale “Maria Letizia Rubatto“, di corso Moncalieri 48, ha perso una delle sue tre sezioni. La decisione è stata presa dall’assessorato alle Politiche educative, che in tutta la città ha deciso di chiudere ben 12 sezioni per ottimizzare l’offerta in base al calo demografico.

Un gruppo di genitori, formato da 45 famiglie, però, si oppone alla decisione, scrivendo una lettera aperta al Comune per fare in modo che l’asilo Rubatto rimanga aperto.

I genitori si oppongono alla chiusura della struttura

Secondo i genitori, infatti, la chiusura di una sezione della scuola dell’infanzia sarebbe insensata dal momento che pregiudicherebbe fortemente il futuro della struttura. La scelta di eliminare un’intera sezione, infatti, andrebbe a limitare l’attrattività della scuola, unica in città per via del suo edificio storico e dal grande giardino sulle sponde del Po. Inoltre, in questo caso sarebbero a rischio anche i due posti di lavoro delle insegnanti assegnate alla sezione eliminata.

La questione dell’asilo Rubatto va avanti da febbraio, sin da quando si sono chiuse le iscrizioni. Dopo l’incontro con l’assessora Carlotta Salerno, ottenuto dalle famiglie a metà marzo, è emerso anche il tema della capienza delle aule. Al momento, infatti, il Comune l’ha ridotta a 65 bambini ma, secondo i genitori, ci sarebbe un errore di fondo nel riconteggio. Infatti, lo scorso anno, i posti in esubero risultavano essere 19, mentre quest’anno, con la nuova capienza, sarebbero solo 9.

Un edificio storico in pericolo: i genitori lanceranno presto una raccolta firme

Insomma, il destino dell’asilo Rubatto sembra ormai essere segnato, anche se la struttura rientra già ora tra i beni culturali della città. All’epoca della sua costruzione, la zona Rubatto era povera e fori dalle mura della città. Ci vivevano barcaioli e lavandaie, che sulle rive del Po lavavano i panni delle famiglie più ricche della città.

Per salvare questo storico edificio, i genitori dei bambini dell’asilo Rubatto hanno già in mente di lanciare una raccolta firme, destinata a fare sentire le voci di tutti coloro interessati al futuro della struttura.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.