Economia

Torino saluta Cover 50, l’azienda dei pantaloni di Obama

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La Cover 50 lascia Torino: si tratta solo dell’ultima di una serie di aziende che, negli anni, hanno abbandonato la città della Mole. La famiglia Fassino, proprietaria della società, ha ceduto la maggioranza delle sue azioni e il brand Pt Torino a un fondo privato.

La Cover 50 e il suo iconico brand di pantaloni Pt Torino lasciano il capoluogo sabaudo

Torino saluta l’azienda dei pantaloni di Obama e Marchionne. La società aveva fatto fortuna nel 2004, quando aveva deciso di puntare sulla produzione di prodotti attraverso un proprio marchio, che era poi diventato Pt Torino. La scelta era servita all’azienda per affrontare al meglio la concorrenza nel campo della realizzazione di pantaloni per la grande distribuzione.

I prodotti del brand Pt Torino erano capi di grande qualità, destinati alla fascia alta del mercato. In breve tempo, i pantaloni realizzati dall’azienda hanno raggiunto i guardaroba dell’ex presidente americano Barack Obama e di Sergio Marchionne. Ma non solo: i capi Pt Torino, infatti, sono stati scelti sia dall’ex re di Spagna Juan Carlos che da Marco Tronchetti Provera.

Oggi, la Cover 50 è considerata uno dei leader internazionali nel settore di produzione di pantaloni e denim nel segmento più alto della gamma. Grazie al successo dei suoi prodotti storici, inoltre, l’azienda aveva intrapreso, nel 2021, un processo di allargamento della gamma di offerta, aprendosi anche al “Total Look”.

Già ora, il 57% del fatturato dell’azienda proviene dalle vendite all’estero. Tra i principali mercati su cui Cover 50 opera c’è senza dubbio quello giapponese, subito seguito da quello statunitense. Per quanto riguarda il restante 43% del mercato, le vendite riguardano la distribuzione in Italia. Nel Bel Paese, gli acquisti si concentrano sul canale wholesale, a cui si deve aggiungere il recente contributo dell’e-commerce. Nella maggior parte dei casi, le vendite vengono effettuate nei grandi negozi multimarca. L’azienda, infatti, è presente in oltre 1.000 punti vendita in tutto il mondo, oltre a possedere tre showroom monomarca a Milano, Monaco di Baviera e Tokyo.

Il fondo Quadrivio&Pambianco acquisisce le quote di maggioranza dell’azienda

La decisione di vendere, secondo Edoardo Fassino, è arrivata per permettere all’azienda, unendola a un gruppo industriale e finanziario, di crescere sempre di più. La scelta, secondo i proprietari, sarà infatti in grado di rendere sempre più roseo il futuro della Cover 50.

Per il fondo di Private Equity, gestito da Quadrivio&Pambianco, questa è l’undicesima acquisizione, oltre che la settima nel segmento della Moda. Per il fondo, l’acquisizione di Cover 50 ha l’obiettivo di consolidare la struttura dell’azienda, aprendola ulteriormente al mercato globale. In futuro, inoltre, sono previsti anche dei potenziamenti sia per quanto riguarda i canali digital, sia per quanto i retail. In sostanza, il futuro della Cover 50 sembrerebbe destinato a portarla verso un grande salto di qualità.

Nel pratico, il fondo procederà a fare degli investimenti mirati, valorizzando e ottimizzando le sinergie che nasceranno tra la Cover 50 e le altre aziende del gruppo. Certamente, la volontà dei nuovi proprietari non è quella di snaturare il brand, ma di agire nel rispetto della diversità tra le aziende, esaltando i punti di forza di ognuna.

Con questa acquisizione, il Quadrivio Group ha aggiunto al suo portfolio un altro brand italiano forte, che si può integrare in maniera complementare a quelli già sotto il controllo dell’azienda. La volontà del fondo è quella di investire sui simboli dell’eccellenza italiana nel mondo e, in questo modo, fare crescere anche l’intero gruppo.

Asja D’Arcangelo

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