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Torino: una mostra per ricordare il maestro Pablo Picasso

Da Asja D'arcangelo

Marzo 07, 2023

All’Elena Salamon Arte Moderna, spazio espositivo di piazza IV Marzo a Torino, presto arriverà una mostra dedicata a Pablo Picasso. Per celebrare i 50 anni dalla morte dell’artista, dal 10 marzo al 29 aprile, infatti si esporranno le sue litografie del “Carnet de la Californie“.

Pablo Picasso: una mostra a Torino celebra i 50 anni dalla scomparsa dell’artista

L’8 aprile di quest’anno si celebrerà il cinquantenario della morte di Picasso. L’artista, dall’animo geniale e ribelle, è diventato una delle icone più rappresentative dell’arte a livello mondiale. Per questo, Elena Salamon ha deciso di dedicare proprio a lui una mostra, che si terrà proprio nel suo spazio espositivo.

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Le opere esposte fanno parte del “Carnet de la Californie“, un taccuino in cui sono raccolti disegni eseguiti nel corso di dieci settimane. Picasso iniziò a riempire il quaderno il 1° novembre 1955 e si fermò il 14 gennaio 1956. Gli schizzi, in seguito, verranno trasformati in litografie da Mourlot nel 1959.

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All’Elena Salamon Arte Moderna, spazio espositivo di piazza IV Marzo a Torino, presto arriverà una mostra dedicata a Pablo Picasso

Il “Carnet de la Californie”: una delle produzioni più suggestive del maestro

L’artista, nel 1955 aveva acquistato una maestosa villa in Costa Azzurra, rinsaldando ancora di più il suo legame con questo territorio. La casa, interamente in stile Art Nouveau, si trovava sulle alture di Cannes, nel quartiere La Californie. Fu questo il luogo che Picasso scelse per abitare con la sua nuova compagna Jaqueline Roque, dove rimase fino al 1961.

All’interno della villa, l’artista creò un suo personalissimo atelier: alcuni scatti mostrano come questo stesso spazio rifletta l’arte di Picasso. Il disordine e la luce, che entra da grandi finestre, sembrano quasi comporre uno dei celebri dipinti del maestro.

Nel corso di dieci settimane, Picasso lavorò su alcune variazioni di quelli che lui definiva “paysages d’intérieur”. Tra i disegni presenti nel taccuino, 15 rappresentano il suo studio, 7 ritraggono Jaqueline in veste da odalisca, e tre sono citazioni ad antichi maestri.

Lo studio, Jaqueline e i maestri antichi: ecco i disegni che saranno presenti alla mostra

Nei 15 disegni raffiguranti il suo studio, è possibile scorgere vari particolari presenti nel suo atelier. Si passa dalle tele, posate sui cavalletti, al tavolino con sopra un busto, ad una cassettiera. Tra gli elementi insoliti, sono presenti una scultura di uccello e la sedia a dondolo, la preferita dell’artista. Nonostante un ordine sia percepibile, spesso la simmetria scompare per lasciare spazio al ritmo sperimentale tipico di Picasso.

Nella serie di ritratti di Jaqueline, è evidente il riferimento che Picasso fa all’arte di Delacroix. Sembra quasi che l’artista abbia cercato di riprodurre una sua personale versione dell’opera “Les Femmes d’Alger“, che il maestro aveva a lungo studiato durante le sue visite al Louvre. Emerge chiaro, comunque, il tratto cubista tipico della sua mano, che modifica le linee dell’opera di Delacroix, ma anche una forte ispirazione alle caratteristiche tipiche dell’amico e rivale Matisse, morto da pochi mesi.

È risaputo che Picasso fosse un grande amante delle opere classiche, che l’artista reinterpretava creando dei pastiche. Per questo non stupisce che nel chaier si possa trovare una rielaborazione del “Ritratto della duchessa Catherine von Meclemburgo” e di “Testa della ragazza che legge una lettera“. Tra le pagine, inoltre, è presente un disegno del famoso “Ritratto di Charles de Morette“. Infine, il taccuino si chiude con una grande interpretazione dell’opera “L’uomo dall’elmo d’oro“.

Asja D’Arcangelo

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Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.