Mole24 Logo Mole24
Home » Cronaca di Torino » Perosino: arriva lo sgombero per lo storico locale di Torino

Perosino: arriva lo sgombero per lo storico locale di Torino

Da Asja D'arcangelo

Febbraio 16, 2023

Dopo 87 anni dalla sua nascita, una vertenza ha decretato lo sgombero di Perosino, lo storico locale nato a Torino sulle sponde del Po.

Arriva lo sgombero da parte del Comune di Torino del’Imbarco Perosino

Ieri Perosino, lo storico locale torinese nato nel 1936, è stato sgomberato. Le sedie in ferro battuto sono sparite, come anche i divanetti e i tavolini di legno. Il salone dei pranzi e delle cene, quello col camino e la veranda affacciata sul fiume sono vuoti. Il locale, in viale Virgilio 53, fino a ieri era anche l’appartamento degli storici titolari del locale, la famiglia dei Perosino-de-Coster che, da ieri, è stata sfrattata.

Richiami Prodotti Italia App

Sono stati i tecnici del Comune a portare avanti l’operazione, partita ieri alle 11.00 e proseguita fino a sera, accompagnati da un ufficiale giudiziario. Lo sfratto, infatti, è il risultato di una sentenza del 26 novembre 2018, che dichiarava il locale come proprietà del Comune. Il ristorante, però, non finirà con lo sfratto dei suoi proprietari: il Comune, infatti, ha già assegnato i locali ad una nuova società, la Giulino Group srl.

Se l’Imbarco Perosino ritornerà a splendere, però, non sarà sicuramente più grazie ai suoi vecchi proprietari. Un duro colpo per la famiglia, che aveva acquistato il locale nel 1936 e, grazie alla maestria di Alberto Perosino, l’aveva trasformato in uno dei ristoranti più caratteristici di Torino.

Dopo dieci anni di scontri, la famiglia Perosino deve abbandonare il locale

Quello di eri è stato solo l’epilogo di una vicenda che andava avanti da dieci anni.

Il Comune, infatti, nel 2012 aveva rivendicato la proprietà del locale dopo aver applicato una legge regionale sulle sponde dei fiumi. In pratica, da quel momento tutti i terreni sulle sponde erano diventati del demanio. La Città, da allora, aveva iniziato a chiedere l’affitto ai proprietari dei locali che si trovavano su quei terreni ma, i proprietari dell’Imbarco si sono sempre rifiutati. All’inizio hanno provato a fare valere un contratto di acquisto che però si era rivelato nullo perchè vizi

Il debito nei confronti del Comune era presto arrivato a 300 mila euro, una cifra che tra l’altro i Perosino contestavano. Dopo alcuni infruttuosi tentativi di mediazione tra le parti, la famiglia aveva deciso di fare causa alla Città. Alla fine, però, avevano perso in entrambi i primi due gradi di giudizio: al momento, il procedimento è pendente in Cassazione.

Dopo alcuni tentativi di resistenza da parte dei titolari, che in passato avevano organizzato anche dei flash mob di protesta, ieri le forze dell’ordine sono riuscite a portare a termine lo sfratto. Si sono presentati in trenta, tra tecnici comunali, poliziotti e un ufficiale giudiziario. Con due camionette e suv, gli agenti hanno bloccato gli ingressi alla sponda del Po e poi gli operai hanno iniziato a svuotare i locali. Al momento, tutti i beni della famiglia si trovano in un magazzino del Comune, in attesa che i legittimi proprietari li recuperino.

Asja D’Arcangelo

Asja D'arcangelo Avatar

Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.