Mole24 Logo Mole24
Home » Cronaca di Torino » Orbassano: arriva la schedatura dei cani per scovare chi non pulisce

Orbassano: arriva la schedatura dei cani per scovare chi non pulisce

Da Asja D'arcangelo

Febbraio 02, 2023

Il Comune di Orbassano ha deliberato un provvedimento che permetterà l’analisi delle feci rinvenute sul suolo pubblico e la successiva identificazione del cane (e del relativo padrone) tramite una schedatura dei cani e del loro DNA.

Schedare i cani per mantenere il suolo pubblico pulito

La svolta è arrivata dopo anni di lotta contro i padroni che non puliscono le deiezioni dei loro cani da piazze, parchi e strade pubbliche.

Richiami Prodotti Italia App

I primi tentativi di limitare il fenomeno sono state le campagne mediatiche, che avevano l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione. Poi si è passato a rendere disponibili, nei parchi e nelle aree cani, sacchetti gratuiti per la raccolta degli escrementi. Ogni soluzione tentata, però, era sempre inutile: i padroni dei cani, nella maggior parte dei casi, non avevano intenzione di adempiere al loro compito.

Si è tentata allora una linea più dura: per i trasgressori erano pronte delle multe molto salate. Il problema, in questo caso, era però quello dell’identificazione dei padroni incivili che, spesso, risultava difficile o impossibile.

Non solo Orbassano: ecco come gli altri comuni affrontano il problema degli escrementi dei cani

Ci era riuscita Rivalta: il Comune, infatti, aveva istallato delle foto trappole pronte a immortalare i trasgressori. Questo, però, è rimasto un caso isolato, anche perché soluzioni di questo tipo non sempre sono applicabili.

A Candiolo sono partiti ieri dei pattugliamenti in borghese mattina e sera: l’idea del sindaco Stefano Boccardo dovrebbe facilitare l’identificazione dei trasgressori. Nella sola prima giornata sono stati pizzicati e multati tre padroni incivili.

Carmagnola sta provando da anni ad avviare un progetto di mappatura del DNA canino. Schedando i cani del territorio, in caso di trasgressione, grazie a questo metodo si potrebbe facilmente risalire al proprietario. L’idea era quella di raccogliere le feci lasciate sul suolo pubblico e farle analizzare dall’istituto zooprofilattico.
L’iter sfortunatamente, a causa del Covid, ha subito rallentamenti considerevoli, anche se il 2023 sembra proprio l’anno giusto per la messa in moto del progetto.

L’incognita su un eventuale ricorso al Tar in caso di utilizzo del DNA canino resta: queste norme, infatti, hanno pochi agganci con leggi nazionali e regionali.

A Orbassano, però, la sindaca Cinzia Bosso, non sembra affatto essere intimorita da un possibile ricorso. Il progetto per la schedatura del DNA dei cani di Orbassano, infatti, sta andando avanti, nella speranza di eliminare una volta per tutte il problema dei padroni incivili.

Asja D'arcangelo Avatar

Asja D'arcangelo

Studentessa di facoltà umanistiche all'Università di Torino. Appassionata di giornalismo, ama viaggiare e scoprire nuove culture.