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Torino: arriva la rivoluzione dei monopattini elettrici

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Torino decide con una rivoluzione di mettere ordine al caos generato dall’esplosione del fenomeno dei monopattini elettrici. Il Tar aveva dilatato i tempi per l’entrata in vigore della nuova convenzione ma, ora, la data in cui partirà è ufficiale.

Dall’1 febbraio fino al 31 ottobre 2025, infatti, delle undici aziende che erano presenti sul territorio, solo quattro rimarranno a occuparsi di questo tipo di mobilità: Dott, Bird, Link e Helbiz. In totale, comporranno una flotta di tremila mezzi, dal momento che ogni compagnia metterà in campo settecentocinquanta monopattini a testa.

A Torino arriva la rivoluzione dei monopattini elettrici

In preparazione all’evento, l’amministrazione comunale ha cercato di aumentare i posteggi dedicati a questi mezzi a due ruote, che a oggi sono già 1.300.

L’obiettivo della manovra, voluta dal Comune, era quello di dare ordine al fenomeno dell’invasione dei monopattini elettrici. Infatti, da undici società autorizzate all’inizio, Torino ne ha tenute solo quattro. Nel corso degli anni alcune compagnie erano andate via e altre erano arrivate e, fino a poco tempo fa, erano otto coloro che offrivano questo servizio in città. Un numero elevato, dal momento che a Torino si registrava un totale di circa 4 mila monopattini.

Oltre al taglio dei gestori, il Comune ha già annunciato che con la rivoluzione finirà anche la tolleranza per la malasosta. Arriverà il divieto categorico di abbandonare i mezzi nelle piazze auliche (tra cui si aggiungerà anche piazza San Giovanni) e sui marciapiedi.

Inoltre, non si farà più solo affidamento sul senso civico delle persone. Infatti, il Comune ha deciso che gli operatori dovranno impedire, tramite le App, ai loro utenti di lasciare i monopattini nelle aree in cui è vietata la sosta. Se qualcuno dovesse abbandonare il mezzo in una zona vietata o decidesse di vandalizzarlo, le società dovranno provvedere (a loro spese) al suo recupero.

I gestori delle società che forniscono un servizio di sharing di monopattini elettrici, inoltre, secondo la nuova regolamentazione dovranno sottoscrivere una polizza fideiussoria. Questo servirà per l’eventuale sospensione dell’attività o per eventuali oneri di recupero da parte del Comune. Inoltre, le società dovranno anche firmare una polizza assicurativa con un massimale di almento 10 milioni di euro.

Se le aziende selezionate a non dovessero rispettare le norme e dovessero più volte agire sotto gli standard minimi di qualità, verranno eliminate dall’accordo.

Monopattini elettrici: uno strumento per migliorare la mobilità urbana

Rispetto al passato, il Comune ha quindi deciso di passare a una normativa più stringente.

Il primo incontro tra Torino (rappresentata dall’assessora alla mobilità Foglietta) con le quattro aziende comprese nel contratto è stato ieri. Durante l’incontro, si sono decise anche alcune azioni in modo da sensibilizzare i cittadini all’utilizzo responsabile di questi mezzi.

I monopattini elettrici, infatti, rappresentano una grande risorsa per la mobilità di Torino. Il servizio, infatti, si integra in maniera efficiente con il trasporto pubblico e garantisce una migliore interazione con i comuni.

La rivoluzione era già stata annunciata da qualche mese: il bando dello scorso settembre, infatti, la annunciava già per l’1 novembre. I ritardi sono arrivati a causa di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Un operatore, infatti, aveva contestato un passaggio della gara: in particolare, il punto su cui si dibatteva era quello dove si impediva di partecipare a coloro che avessero contenziosi con il Comune. Per chiudere la questione nel minor tempo possibile, a Torino si è deciso di stralciare il passaggio e continuare momentaneamente a concedere alle società di offrire il loro servizio.

Asja D’Arcangelo

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