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Dalla Juventus alla Roma: quando lo stadio di proprietà diventa la casa del tifo

Da Alessandro Maldera

Gennaio 03, 2023

Avere uno stadio di proprietà è sicuramente importante per ogni club dal punto di vista sia economico che per stringere ulteriormente il legame con i propri tifosi.

Siamo ormai giunti alla fine del mese di dicembre. Questo vuol dire che fra qualche giorno dovremo dire addio al 2022, per dare il benvenuto al 2023. Un nuovo anno che, si spera, porterà con sé un bel po’ di notizie positive. In attesa di vedere cosa ci riserverà il futuro, grandi e piccini si preparano a scambiarsi i regali di Natale.

Proprio sotto l’albero, quest’anno, i tifosi della Roma possono contare su una bellissima e gradita sorpresa in più. Ovvero la proprietà del club giallorosso è pronta a dar vita al nuovo stadio. Come è facile immaginare l’impianto non verrà costruito nel giro di pochi giorni, ma già nelle prime settimane del 2023 si potrà dare una svolta dal punto di vista sia burocratico che di conseguenza pratico. Ma quali sono le altre squadre di Serie A che hanno uno stadio di proprietà? Scopriamolo assieme!

Dalla Juventus alla Roma: lo stadio di proprietà come casa dei tifosi
Come ben noto, purtroppo, sono tanti gli stadi italiani non adatti alle necessità del calcio moderno. Se tutto questo non bastasse, quasi tutti gli impianti sono di proprietà di enti pubblici che non hanno alcuna intenzione, e nemmeno possibilità, di investire in tali impianti.
Da qui la decisione delle proprietà dei vari club di agire in autonomia in modo tale da regalare alle proprie squadre una propria casa. Lo sa bene la Juventus che è stato il primo club italiano a compiere un passo così importante. L’Allianz Stadium, prima Juventus Stadium, di Torino, è stato inaugurato nel 2011 e vanta poco più di 41 mila posti a sedere. Un vero e proprio gioiellino che ha fatto da apripista agli stadi di proprietà nel nostro Paese.

A seguire le orme della Vecchia Signora l’Udinese dei Pozzo. Quest’ultimo hanno rilevato lo stadio dal Comune per poi investire tantissimi soldi per la relativa ristrutturazione nel periodo compreso tra il 2013 e il 2016. Ad oggi la Dacia Arena ha una classificazione di categoria 3 UEFA.

Da non dimenticare poi l’Atalanta che nel 2017 ha acquistato l’allora Stadio Atleti Azzurri d’Italia dal comune di Bergamo. Ancora oggetto di lavori, quest’ultimi giungeranno a termine nel 2024.

I Friedkin e un investimento da 600 milioni di euro
Ad aggiungersi alla lista dei club di Serie A proprietari di uno stadio si aggiungerà a breve la Roma. I Friedkin, infatti, sono pronti a mettere in campo un investimento da 600 milioni di euro per un impianto in grado di garantire fino a 62 mila posti.
Lo stadio dovrebbe prendere vita nel 2027, pronto a festeggiare il centenario del club assieme ai tifosi giallorossi. Si stima che il nuovo stadio della Roma consentirà alla Capitale di beneficiare di un ritorno economico pari a ben 4 miliardi di euro in soli dieci anni. Questo a fronte di una spesa pari a circa 90 milioni di euro che la società giallorossa dovrà sborsare a favore delle casse pubbliche. Un progetto che ha ottenuto il benestare del governo e ce è anche considerato centrale dalla Federcalcio in vista dell’Europeo del 2032 che il nostro Paese intende, e spera, di ospitare.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende