Bici e monopattini sotto i portici di Torino, i commercianti lanciano l’allarme

Il problema delle bici e dei monopattini sotto i portici di Torino torna a farsi sentire.
Già durante l’estate dello scorso anno, diversi torinesi avevano lamentato questo problema, soprattutto nelle vie del centro. Un fenomeno di malcostume piuttosto diffuso, che vedeva protagonisti i conducenti di bici e altri mezzi a due ruote, intenti a sfrecciare sotto i portici, in spazi stretti e a velocità sostenuta. Non di rado si sono verificati degli incidenti, che hanno portato anche a lesioni dei passanti e dei conducenti stessi.
Le prime denunce dello scorso anno hanno portato a prendere coscienza del problema, che era stato parzialmente arginato per un periodo limitato di tempo. Adesso questo disagio è rimerso e i cittadini che si sentono esposti a questo pericolo hanno bisogno di tutele da parte di coloro che devono far rispettare le regole della strada.
I passaggi di bici e monopattini sotto i portici di Torino in via Sacchi
Il caso simbolo di questa problematica è quello di via Sacchi.
Dopo una serie di lamentele, alcuni commercianti si sono messi a filmare il passaggio dei mezzi sotto i portici, allo scopo di contare quanti, non utilizzando la pista ciclabile, mettevano in pericolo l’incolumità dei pedoni.
Da alcuni filmati è emerso che decine e decine di bici e monopattini (poco meno di un centinaio in un giorno, di media) passano senza alcuna cura e attenzione, e senza alcun rispetto delle normative del Codice della Strada.
Una pessima abitudine, a cui coloro che sono esposti vogliono porre un rimedio. I filmati, da inoltrare ai Vigili e al Comune, servono proprio come prova per dimostrare che questo disagio esiste nel concreto, e che bisogna fare qualcosa per eliminarlo.
Nel corso delle prossime settimane potrebbero essere presi dei provvedimenti, come magari delle sanzioni più aspre, a seguito di controlli più capillari per le vie della città, che adesso tornano in fermento dopo la fine delle vacanze estive. La speranza è che le piste ciclabili vengano utilizzate a dovere, viste le numerose opere portate avanti in questo senso (e con tante difficoltà) negli anni.
(Foto tratta da Prima Treviglio)