Economia

Torino, la libreria Stampatori chiude: venderà soltanto online

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La storica libreria Stampatori di Torino chiude, ma non è un addio, bensì un cambio di forma rispetto alle canoniche modalità di vendita.

La pandemia ha causato un buco nero nel PIL piemontese, con un crollo del 9.4%, e molte attività che non hanno resistito alla terribile onda d’urto.

Una situazione che ha portato soprattutto negozi di abbigliamento e ristoranti ad abbassare le saracinesche per sempre.

Anche la vendita al dettaglio dei libri ne ha risentito, soprattutto nel settore dell’editoria universitaria. Infatti, molti degli studenti dell’Università di Torino sono fuori sede che hanno sfruttato la didattica a distanza, non acquistando i materiali didattici zona.

Chiude la la libreria Stampatori a Torino: adesso venderà soltanto online

L’avvento di Amazon ha fatto crescere la voglia di leggere dei piemontesi, con Torino che ancor prima della pandemia era tra le città con il maggior numero di acquisto di libri online. Questi dati avevano fatto preoccupare i negozi al dettaglio, che dopo la pandemia fanno i conti con la dura realtà: i giovani acquistano sempre più libri sul web.

Per questo motivo la Libreria Stampatori, sorta di fronte a Palazzo Nuovo, ha deciso di spostare l’intera attività di vendita su piattaforme digitali. Chiude dopo 27 anni la storica sede di via Sant’Ottavio 15.

Oltre alla carente richiesta di volumi , legata a pandemia e nuove abitudine, a inficiare sulla scelta ci sono stati i costi per la ristrutturazione del palazzo, che ha alzato i costi di gestione.

La proprietaria ha così deciso di convertire integralmente il negozio da fisico a digitale. La vendita sul web è cominciata con la pandemia e le restrizioni, e adesso la scelta di chiudere il negozio fisico è apparsa inevitabile.

La proprietaria ha voluto sottolineare che questa non è una chiusura, ma un cambiamento che abbraccia i tempi che avanzano.

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