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Torino, manca un accordo sul demanio della Basilica di Superga: fra un mese la chiusura

Da Daniele Riefolo

Giugno 04, 2021

Torino, manca un accordo sul demanio della Basilica di Superga: fra un mese la chiusura

La Basilica di Superga rischia la chiusura per un mancato accordo tra il Comune di Torino e l’ordine dei Servi di Maria sul demanio.

Il capolavoro barocco di Filippo Juvarra potrebbe chiudere non solo il polo museale, ma anche l’accesso alla struttura per le funzioni religiose.

L’aspra diatriba legale potrebbe privare la popolazione torinese, e in generale tutti i fedeli ed appassionati d’arte, di uno dei simboli cittadini.

Il tempo limite per evitare la chiusura è fissato in un mese, e in caso di mancato accordo la prestigiosa basilica potrebbe chiudere a tempo indeterminato.

La Basilica di Superga a Torino rischia la chiusura a tempo indeterminato

La questione è aperta e molto intricata, e a farne le spese potrebbero essere i fedeli e i tanti curiosi che ogni giorno visitano lo storico edificio.

Superga oltre a essere un edificio sacro, ritrovo di migliaia di fedeli, è un capolavoro dell’architettura che richiama appassionati da ogni angolo del mondo.

Il rischio di chiusura è mosso da un accordo mancato tra l’Agenzia del Demanio del Comune di Torino e i reggenti della Basilica, l’Ordine dei Servi di Maria e l’Artis Opera, società che gestisce il polo museale, biglietteria, bookshop e la caffetteria.

Per mesi la notizia non era stata smentita, ma aggirata con frasi di rito, ma nelle ultime ore la situazione è cambiata. Alcuni dipendenti di Artis Opera hanno confermato la ricezione di una lettera che paventi la possibile chiusura.

In caso di mancato accordo, i battenti dovranno chiudere entro gli inizi di luglio. Il nodo della discordia è che la Basilica non può rimanere aperta senza un supporto religioso alle spalle, tuttavia l’Ordine dei Servi di Maria non riesce a trovare un accordo.

L’unica certezza al momento sembra proprio che l’Ordine lascerà la basilica a metà estate, lasciando incustodito l’edificio. Al momento l’unica speranza è che la chiesa trovi una nuova reggenza religiosa per evitare una chiusura a data da destinarsi.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale