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Il mercato del lavoro in Piemonte oscilla tra buone e cattive notizie

Da Alessandro Maldera

Marzo 27, 2021

Grazie al blocco dei licenziamenti, il 2020, non è stato un completo disastro. Il lavoro cala in tutti i settori ma il reparto delle costruzioni si salva

Il mercato del lavoro in Piemonte poteva essere completamente distrutto da un anno funesto come il 2020.

Ma dal punto di vista lavorativo, il 2020, ha limitato abbastanza i danni grazie alla legge del blocco dei licenziamenti e grazie alla cassa integrazione.

Purtroppo, è evidente, che a pagare il prezzo più alto sono proprio i precari i contratti a tempo determinato che non sono stati rinnovati.

Secondo l’indagine fatta da Unioncamere Piemonte, la flessione è stata del 2,8% ma il calo degli occupati fa preoccupare.

Sono 52mila le unità perse riconducibili al settore agricolo (-5,3%), a commercio e turismo (-4,4%) e ad altre attività di servizi (-3,6%).

Oggi, il numero medio di occupati in tutta la regione è 1 milione e 778mila, di cui 55,6% sono uomini e 44,4% sono donne.

Il mercato del lavoro in Piemonte oscilla tra buone e cattive notizie

I dati dello scorso anno

Nel 2020 l’occupazione dipendente ha subìto un calo dell’1,6%, mentre l’occupazione indipendente è calata del 6,6%.

Favoriti i lavoratori a tempo pieno (1,4%) e più colpiti gli occupati a tempo parziale (8,8%).

L’unica crescita percepibile riguarda il settore delle costruzioni con un aumento del 10,9%, spinto dal Decreto Rilancio 2020.

Invece sul fronte dei disoccupati nel 2020 si rileva un calo di 7mila unità rispetto al 2019.

Ma analizzando il tasso di disoccupazione appare evidente la diminuzione registrata dal Piemonte, che passa dal 59,0% del 2019 al 58,1% del 2020.

Dunque il Piemonte si mantiene stabile rispetto al 2019 con un tasso di disoccupazione pari al 7,5%.

Mentre dal punto di vista della disoccupazione giovanile, il Piemonte segna una percentuale del 24,6%.

L’unica “via di fuga” è accelerare la campagna vaccinale per poter ritornare a crescere e ad investire sul capitale umano.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende