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Gli sciacalli alle porte di Torino: colpa della pandemia

Da Daniele Riefolo

Marzo 26, 2021

Gli sciacalli alle porte di Torino: colpa della pandemia

La pandemia sta sconvolgendo le nostre vite ed è di queste ore la notizia che un gruppo di sciacalli sono arrivati alle porte di Torino.

Il lockdown e il coprifuoco hanno stravolto le abitudini delle nostre città avvicinando di nuovo gli scacalli.

Dopo la nascita di due lupi registrata a pochi chilometri dal capoluogo piemontese lo scorso ottobre sono sempre stati più presenti gli avvistamenti di fauna selvatica nei pressi delle città.

Spesso i cinghiali fanno capolino tra le strade delle città in cerca di cibo, favoriti dal traffico inesistente di autovetture nelle ore notturne.

I bidoni della spazzatura sono la meta designata degli animali selvatici che si spingono all’interno della zona residenziale in cerca di cibo.

Qualche giorno fa tra gli animali rinvenuti nel torinese si è registrato uno sciacallo dorato spintosi nei pressi del capoluogo di provincia.

Sciacalli dorati ritrovati a Torino: i dettagli

Nei giorni scorsi il presidente dell’ATC di Caccia 1 e 2 del Canavese, Paolo Pelle, ha rinvenuto uno sciacallo dorato, razza Canis Aureus, investito nel tratto stradale tra Castellamonte e Strambinello.

Tuttavia quello dello sciacallo non è l’unico ritrovamento eccezionale avvenuto all’interno dei centri abitati del piemontese.

Due settimane fa le telecamere municipali del comune di Meana di Susa hanno registrato la predazione di un capriolo da parte di due lupi nella piazza cittadina.

Oltre ai lupi una lince è ricomparsa nella montagne piemontesi.

La pandemia ha spinto sempre più animali nei centri cittadini e malgrado il coprifuoco ci sono stati diversi avvistamenti di animali selvatici.

Molte persone hanno postato sui social network le foto più incredibili legati alla selvaggina all’interno delle zone residenziali.

I video passano da anatre con anatroccoli al seguito a immagini di caprioli, stambecchi e cinghiali.

Le autorità veterinarie lanciano anche un monito ai cani randagi, sempre più attaccati da animali selvatici: tre quarti di loro presentano parassiti legati ad attacchi di selvaggina.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale