Urbanistica

Bloccato il progetto per il supermercato nel Cinema Arlecchino

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La Giunta comunale vota contro il piano di costruzione del supermercato nell’ex Cinema Arlecchino di Borgo San Secondo, si attende il voto del Consiglio

Nessun futuro per l’ipotesi di un nuovo supermercato all’interno dei locali abbandonati del Cinema Arlecchino.

Una cambio di marcia che è arrivato nella giornata di ieri, in occasione della commissione consigliare tenutasi dall’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria.

Prossimamente quindi il Consiglio comunale voterà per la proposta di delibera di diniego alla deroga che avrebbe dovuto autorizzare la realizzazione del progetto.

Dal dibattito è emersa l’assenza di un relativo interesse condiviso nei confronti della deroga e del decreto di sviluppo che dal 2017 fu bloccato più volte per le problematiche evidenziate dal quartiere.

Ma per il momento la giunta si è espressa a sfavore ritenendo la transizione dello stabile da cinema a supermercato non di interesse pubblico.

Una posizione che potrebbe essere l’ultimo passo di un confronto acceso ormai da 3 anni e che, dal primo istante, aveva causato il dissenso dei commercianti di Borgo San Paolo e della Circoscrizione 1.

Adesso la delibera è in sospensione, mentre si attendono le modifiche richieste da alcuni consiglieri in vista del passaggio alla Sala Rossa.

Tuttavia c’è una scadenza da rispettare: il 2 aprile.

Data in cui l’amministrazione dovrà prendere una decisione definitiva, dopo il ricorso al Tar da parte dell’azienda proprietaria Gep srl.

Nello specifico, il progetto andrebbe a intervenire su un’area di 2 mila metri quadri di superficie

Con la costruzione al piano terra di una struttura di vendita alimentare, il piano intermedio sarebbe finito agli uffici, mentre alla sezione delle vecchia galleria una sala polifunzionale.

Ovviamente, così come sono state molte le perplessità dei cittadini, non sono mancati anche i dubbi in commissione.

Il gruppo del Movimento 5 stelle ha infatti sottolineato la necessità di migliorare la delibera, precisando le motivazioni del diniego per evitare che proponenti presenti ricorso.

Ed è il caso appunto della legge 106, che parla della riqualificazione di stabili in stato di degrado, ma anche di edifici dismessi o in via di smantellamento.

Proprio come nel caso dell’ex Cinema Arlecchino.

Ma al momento la situazione è in stallo e nel frattempo si aggiunge anche il Partito Democratico nella discussione.

Chiedendo a sua volta un emendamento del documento per fare in modo che le responsabilità della decisione non cadano sui consiglieri comunali.

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