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I lupi in Piemonte continuano a creare problemi: animalisti e agricoltori divisi sugli abbattimenti

Da Alessandro Maldera

Marzo 10, 2021

Il problema dei lupi in Piemonte torna a dividere agricoltori, famiglie e animalisti.

Gli animali, infatti, stanno letteralmente proliferando e ormai se ne contano davvero tanti. Le ultime rilevazioni hanno evidenziato risultati piuttosto preoccupanti per coloro che hanno un’attività minacciata da questi mammiferi. Basti pensare che ne sono stati segnalati 450 in tutto il Piemonte. Una cifra veramente impressionante, se si pensa che nella nostra regione circolano gli stessi lupi che girano all’interno dell’intero territorio francese.

Un dato di fatto, che espone a maggiori pericoli chi dispone di un allevamento, e che ogni giorno si trova a fare i conti con i problemi generati dai lupi. Tra le conseguenze peggiori troviamo sicuramente la rovina del raccolto, la decimazione degli animali degli allevamenti (che vengono attaccati come prede dai lupi) e l’aggressione ai cani, che molto spesso perdono la vita per difendere i beni delle famiglie a cui appartengono.

La battaglia tra agricoltori e animalisti

La denuncia di Coldiretti e Confagricoltura Piemonte riporta alla luce un problema che era già stato tirato fuori durante lo scorso mese. A inizio febbraio, infatti, con l’abbassamento delle temperature, i lupi erano già tornati a farsi vedere con maggiore insistenza e a seminare il panico con le loro scorribande.

A tal proposito si erano riuniti diversi enti locali per risolvere questa delicata questione. Nelle varie riunioni si era giunti alla conclusione che si potesse prendere in considerazione anche l’ipotesi di procedere con un abbattimento selettivo. Ciò avrebbe significato ridimensionare in maniera abbastanza evidente il numero di animali circolanti, donando maggiore tranquillità ai titolari di attività e alle famiglie che vivono le zone attaccate.

Questa proposta ha immediatamente incontrato il parere sfavorevole degli animalisti, che sono letteralmente scattati sul piede di guerra per cercare di tutelare la salute dei lupi.

Insomma, sarà difficile trovare un punto di incontro che possa accontentare entrambe le parti, ma probabilmente si procederà con applicazione degli abbattimenti mirati. Questo perché in altri Paesi come in Francia questa pratica ha ottenuto degli ottimi riscontri, soprattutto da chi è riuscito a mettersi alle spalle le difficoltà portate dai lupi. Un’idea che era già nell’aria che probabilmente troverà presto attuazione.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende