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La crisi degli impianti sciistici rischia di travolgere il settore alberghiero

Da Daniele Riefolo

Novembre 25, 2020

La crisi degli impianti sciistici rischia di travolgere il settore alberghiero

La crisi degli impianti sciistici rischia di travolgere il settore alberghiero, questo è drammatico monito mosso da Federalberghi.

Le linee guida trapelate dal governo sulla possibilità di chiudere gli impianti sciistici ha messo in allarme l’intero settore.

Ad alzare la voce oggi è Federalberghi, che sottolinea come chiudere le strutture danneggi l’intero settore terziario.

I numeri della crisi degli impianti sciistici

La settimana tra natale e capodanno pesa sul fatturato alberghiero il 30% dell’introito invernale, fanno sapere dal consorzio degli alberghi.

Numeri che fanno riflettere, soprattutto perché la possibilità della chiusura delle piste da sci manderebbe l’intero settore nel baratro.

Dopo la risalita estiva, i numeri delle prenotazioni invernali non decollano, e dopo i rumors di questi giorni sono arrivate diverse disdette per le camere.

Se il trend fosse confermato, molte strutture non riaprirebbero più, creando un buco nero da oltre un miliardo di euro nell’economia locale.

Le regioni interessate hanno già aperto una tavola rotonda per discutere di un protocollo da presentare al governo per evitare la catastrofe.

Il caso simbolo è quello del comune di Bardonecchia, che conta 3200 abitanti, di cui più della metà lavora nel settore turistico e che al momento non ha diritto ad alcun sussidio in caso di chiusura delle piste.

Il Piemonte, con 52 piste da scii e 274 impianti di risalita è una delle regioni regine nel settore, un’economia che porta introiti ingenti e che deve essere tutelata, a detta dei rappresentanti politici.

Governo ed Unione Europea al lavoro in questi giorni

La partita per le piste da sci si gioca su diversi campi.

Il premier Conte, a più riprese, ha sottolineato come aprire le strutture sciistiche sia un rischio.

In questi giorni, però, i governi dell’Unione Europea, assieme ai rappresentanti di Bruxelles, stanno lavorando a un piano comune continentale per salvaguardare il settore.

Al momento, malgrado le sensazioni negative, è impossibile prevedere cosa potrà succedere.

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Daniele Riefolo

Laureato in Filosofia presso l'università degli studi di Bari, ha pubblicato diversi saggi e libri fin dal 2012, Vanta diverse collaborazioni con testate locali e nazionali ed esperto di comunicazione e marketing aziendale