I cittadini si attivano per riaprire l’Ospedale Maria Adelaide di Torino

I cittadini del quartiere Aurora si mobilitano con una raccolta firme
La volontà e la necessità di riaprire l’Ospedale Maria Adelaide di Torino è forte ed è chiara per i cittadini.
La struttura è stata chiusa nel 2016 e attività e personale sono stati trasferiti negli ospedali Molinette, CTO e Regina Margherita. Diventato negli anni passati ricovero per i senzatetto, l’ex- ospedale sembrava poter rispondere alle esigenze della situazione sanitaria attuale.
Inoltre a causa dell’emergenza coronavirus, nel mese di marzo a Torino si è manifestata la necessità di ricavare nuovi reparti per i pazienti positivi al Covid-19 in continuo aumento. A tal proposito, si era valutata l’idea di riaprire l’ex- ospedale Maria Adelaide in Lungo Dora Firenze a Torino, nel quartiere Aurora sul territorio della Circoscrizione 7.
Tuttavia, in seguito ad un sopralluogo effettuato lo scorso 2 aprile, è arrivata la smentita di rimettere in funzione il Maria Adelaide. L’abbandono della struttura ne ha determinato uno stato di fatiscenza, causando importanti infiltrazione d’acqua, intonaci pericolanti, ascensori fuori uso, impianti elettrici precari e riscaldamento non funzionante.

La mobilitazione dei cittadini
Il dietrofront ha portato i cittadini del quartiere Aurora Rossini ad attivarsi e mobilitarsi immediatamente. Hanno infatti attivato immediatamente una petizione che, ad oggi, è stata firmata da circa 10mila cittadini.
Ciò ha avuto effetti positivi in quanto ha indotto alcuni consiglieri comunali a proporre la possibilità di riportare l’ Ospedale Maria Adelaide Torino ad una destinazione sanitaria ospedaliera.
Difatti il Comune inizialmente voleva chiudere definitivamente gli ospedali Maria Adelaide, Valdese, Oftalmico e Einaudi di Largo Cigna.
Ma alla Circoscrizione 7 e ai centri sociali non basta. Hanno infatti organizzato una raccolta firme per sabato 12 settembre dalle ore 15,30 in Corso Brescia ang. via Bologna – Fronte Lavazza.
Lo scopo di questa raccolte firme è:
- confermare la destinazione d’uso sanitaria
- utilizzare le risorse pubbliche nazionali ed europee destinate alla sanità, per restituire gli Ospedali Maria Adelaide, Valdese, Oftalmico ed Einaudi alle loro funzioni di ospedali di territorio,
- ripristinare la rete di servizi sanitari di base (poliambulatori, sale mediche distanti 150 metri al massimo dalle residenze) per la prevenzione e cura della salute
La protesta, dunque, continua.