Urbanistica

Movida Torino: il lungo Po sarà ancora chiuso al traffico

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Decisa dal Comune il proseguimento della pedonalizzazione sperimentale

La sperimentazione deve essere piaciuta al Comune, tanto che il lungo Po resterà chiuso al traffico ancora per tutto il mese di settembre.

I tratti interessati sono e saranno sia il Lungo Po Cadorna che il Lungo Po Diaz. Sempre con la possibilità per bar e ristoranti di espandere gratuitamente il proprio dehors.

Le modalità saranno le stesse: il tratto sarà sbarrato il venerdì e il sabato, dalle 18.30 alle tre di notte, orario di chiusura obbligatoria dei locali. Poi, il passaggio dei mezzi dell’Amiat per pulire. Anche in questo caso saranno i gestori, con propri steward, a controllare che non si formino assembramenti. 

dehors torino
Movida Torino: il lungo Po sarà ancora chiuso al traffico

Il Comune ci crede e rilancia

La sperimentazione del lungo po chiuso dunque continua. Iniziata questa estate per rilanciare l’economia della zona, il Comune ci crede e la sperimentazione proseguirà per tutto il mese.

Una sperimentazione non senza problemi. I residenti inizialmente, infatti, avevano minacciato un esposto in Procura. Da lì, la corsa ai ripari di Prefetto e Palazzo Civico per trovare un accordo di collaborazione tra commercianti e abitanti.

A luglio, dopo un inizio burrascoso, le cose sono andate meglio. La gestione è stata quasi impeccabile per evitare assembramenti e controlli agli accessi.

L’unico dubbio sarà per il week end del referendum in quanto potrebbe mancare il personale di controllo ai varchi, impegnato con le pratiche di sicurezza relative alle votazioni.

In ogni caso la sperimentazione verrà poi sospesa durante il periodo invernale ma la collaborazione tra residenza e commercianti proseguirà. Per pensare e progettare eventi diversi per la zona.

Eventi che possano attrarre un pubblico più grande e famiglie, non solo quindi i giovani della movida soliti frequentare la zona. Piccoli eventi che dovrebbero partire già nel mese di settembre e capire se la risposta dei cittadini torinesi sarà soddisfacente per proseguire.

L’obiettivo è quello di dimostrare che quella non è solo zona di movida, ma anche di arte e piccole botteghe.

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