Riapertura discoteche: il grande dilemma e le nuove proposte

I gestori torinesi appoggiano la proposta nazionale: nessuna azienda sopporta chiusura così lunga
Sono trascorsi ormai sei mesi, un periodo troppo lungo per i titolari e torna la problematica della riapertura discoteche.
Dopo la crisi sanitaria e il lockdown imposto, nelle fasi successive, tra i vari provvedimenti, era stato dato il via libero per la riapertura delle sale da ballo. Era il mese di luglio e la volontà di dare uno slancio all’estate italiana era forte.
Si era palesata la possibilità di riaprire con le linee guida della Conferenza delle Regioni. Oltre alle regole di sanificazione e agli accessi contingentati, si dovevano mantenere un metro di distanza tra le persone e due metri in pista da ballo, Con la possibilità di ballare solo all’esterno e l’obbligo della mascherina al chiuso. Poi il dietrofront del Governo.

Le nuove proposte
Sono state avanzate alcune proposte da Silb, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo, riprese dall’Epat. Alle quali si uniscono anche i gestori delle sale da ballo torinesi.
Le associazioni hanno previsto per la riapertura delle discoteche in sicurezza diverse ulteriori precauzioni:
- mascherina da indossare sempre, anche mentre si balla
- sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole
- garanzia di un ricambio d’aria più frequente rispetto alle precedenti norme
- distanziamento di 1 metro e i balli di coppia consentiti solo ai congiunti
- possibilità di effettuare screening del pubblico anche all’uscita dei locali
- riconoscimento della responsabilità individuale dei clienti sul rispetto delle norme all’interno dei locali
Il tutto in aggiunta a quanto già previsto dalla legge. Ossia parliamo della misurazione della temperatura e il tracciamento del pubblico all’ingresso. Inoltre controlli sul personale obbligato a indossare la mascherina durante tutte le ore di attività e l’obbligo di mettere a disposizione di tutti e in diversi punti del locale materiali igienizzanti.
Tutto questo per evitare che sia prorogato lo stop alle discoteche stabilito durante la conferenza Stato Regioni dello scorso 16 agosto e in vigore fino al prossimo 7 settembre.