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Torino mini pacemaker salva la vita di una mamma malata

Da Alessandro Maldera

Agosto 05, 2020

sala operatoria

Torino un mini pacemaker dalla tecnologia innovativa ha permesso di non morire alla mamma di soli 27 anni di Taranto. Si chiama Anna Maria Cavallo ed è mamma di due bambini di di 6 e 3 anni.

Dopo la prima gravidanza arrivano i primi sintomi, stanchezza e vertigini perlopiù, ma ai quali non si da molto peso. Ma le cose, con il passare del tempo, non migliorano. Fino a quando Anna Maria decide di approfondire.

Scopre così di avere un problema al cuore, un un blocco atrioventricolare le dissero. In pratica problemi di conduzione elettrica del cuore. Adesso era a conoscenza del problema e sapeva che poteva curarlo. Ma nel tempo il cuore è peggiorato fino ad arrivare a veri e propri stop del cuore.

Poi, con l’arrivo della seconda gravidanza, inaspettata, la situazione si complica. La preoccupazione più grande era il cuore: sarebbe riuscito a supportare il parto? Alla fine tutto è andato bene ma con paura e continui controlli.

monitor battiti cuore
Torino mini pacemaker salva la vita di una mamma malata

Un anno fa i medici iniziano ad informare Anna Maria di questa nuova tecnologia: un pacemaker hi-tech. Dato che le alternative terapeutiche erano terminate ecco che prende in considerazione l’opzione del pacemaker.

Viene a Torino e si opera al Maria Pia Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale. Punto di riferimento per il trattamento delle patologie cardiache e aritmiche.

Pacemaker hi-tech

Ancora una volta Torino è un punto di riferimento per la salute dei cittadini. Dopo l’intervento unico al mondo su una bimba di 9 anni che torna a camminare, adesso arriva anche questa bellissima notizia.

Viene installato a Torino un mini pacemaker ad Anna Maria e le salvano la vita. Ma di cosa si tratta esattamente?

È un innovativo pacemaker senza fili, il Micra AV. Si tratta del più piccolo pacemaker senza fili mai realizzato. Grazie alla possibilità di sincronizzare il ventricolo con l’atrio, può essere utilizzato su una popolazione ancora più ampia rispetto ai modelli precedenti.

Una sfida tecnologica che ha già permesso di cambiare la percezione del paziente verso l’intervento. Infatti, la persona a cui viene impiantato il nuovo pacemaker non subisce tagli e non ha fili nel cuore.
Infatti l’installazione del pacemaker avviene tramite un intervento semi invasivo. Un’iniezione del device attraverso una vena femorale per giungere fino al cuore. Questo permette di dimettere il paziente già il giorno dopo, come è successo alla nostra mamma 27enne.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende