Torino serrande abbassate durante i saldi estivi

Molti gli esercizi commerciali colpiti dalla crisi che non sono riusciti a riaprire
Torino serrande abbassate per molti negozi costretti a fermarsi a causa della crisi Covid.
Nonostante i saldi estivi l’economia nel capoluogo piemontese si è fermata. Lo testimonia proprio la chiusura degli esercizi commerciali tra le vie del centro.
Da via Andrea Doria a via Mazzini o via Carlo Alberto, sono molte le saracinesche che da marzo sono rimaste abbassate.
La crisi ha colpito maggiormente le aziende più giovani e meno strutturate, come conferma Maria Luisa Coppa di Ascom. A ottobre arriveranno i dati del terzo trimestre che forniranno un quadro più dettagliato della situazione. Intanto si attendono aiuti concreti e si auspica l’adozione di una strategia efficiente per il rilancio dell’economia.
Alcuni esercizi hanno già annunciato il loro ritorno direttamente a settembre, come la Galup di via Andrea Doria. Per evitare l’uso dell’aria condizionata, la riapertura è stata rimandata di qualche mese.
Altra storia quella della pasticceria Catarina che si è dovuta trasferire ai giardini Balbo per avere la possibilità di utilizzare un dehors più ampio. Chiusura definitiva invece per Wooden in via Bodoni. Il negozio di abbigliamento ha salutato i propri clienti con un post sui social che annunciava la fine dell’avventura.
Stessa sorte per lo storico negozio di abbigliamento Onda Mare, situato in piazza Bodoni. Una chiusura molto sofferta, dopo 35 anni di attività, ma resa necessaria dalle condizioni economiche mutate durante la pandemia. Affitto triplicato, spiegano i titolari, e nessuna possibilità di acquistare il locale. L’unica opzione restava la chiusura definitiva.

Torino serrande abbassate nei negozi, servono aiuti per rilanciare l’economia reale
Tra locali dismessi e cartelli di cessione attività, la città si svuota. Per fortuna, alcuni negozianti hanno scelto di restare aperti durante il periodo estivo per cercare di far tornare i conti e recuperare le perdite dei mesi di chiusura. Per altri, meglio ripartire a settembre per ridurre le spese.
La speranza è che gli aiuti in arrivo dall’Europa siano destinati ad aiutare l’economia reale. Il commercio deve ripartire perchè è il motore del Paese, sottolineano i rappresentanti Ascom.
Così, la ripartenza a Torino rallenta, anche se in città cominciano i saldi.
Ilaria Di Pinto