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Torino Airbnb cambia l’offerta per gli affitti

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Meno turisti in città, così gli host devono adattarsi al post lockdown

Torino Airbnb gli host puntano sugli affitti transitori.

Anche per il portale online gli effetti della crisi post emergenza si fanno sentire. Nel capoluogo piemontese la scarsità di turisti ed eventi ha indotto molti padroni di casa a cancellare il proprio annuncio da una delle piattaforme più famose al mondo.

Questo per potersi convertire agli affitti transitori a canone concordato da uno a 18 mesi. Si tratta di una soluzione molto più semplice da gestire, in termini di spese ed organizzazione rispetto a quella offerta da Airbnb. E allo stesso tempo non impegnativa quanto le locazioni pluriennali.

Lo conferma anche il presidente dell’associazione Hostitalia, Valerio Nicastro. Sembrerebbe infatti che più di 300 appartamenti in città si siano trasformati, equivalenti al 10% di quelli presenti sul sito prima del Coronavirus.

In molti casi le soluzioni abitative sono state rese disponibili per i lavoratori a tempo determinato appena trasferiti in città. Oppure per gli studenti universitari o per persone che necessitavano temporaneamente di un appartamento. In molti casi i clienti sono spesso residenti a Torino.

Addirittura c’è chi racconta di aver affittato a chi si è separato dal proprio coniuge durante il lockdown e aveva bisogno di cambiare casa.

palazzi a Torino
Torino Airbnb cambia l’offerta per gli affitti

Torino Airbnb: si guadagna poco e ci sono più regole

A penalizzare la città, spiegano gli host, è la mancanza di eventi che attraggano i turisti. Senza contare che qualcuno avrà deciso magari di usufruire del voucher vacanze offerto dalla regione.

In molti casi l’attività di accoglienza è stata totalmente sospesa. Sarebbero circa 600 le case in meno sulla piattaforma.

Non è solo un problema legato al virus. Già prima del lockdown il margine di guadagno era molto basso, tra spese e commissioni. A questo si aggiungono ora le sanificazioni dell’appartamento e delle parti comuni dei palazzi. Queste ultime andrebbero per legge spartite tra i condomini, ma in molti casi non funziona proprio così.

La speranza degli host di Airbnb Torino è che la situazione migliori a settembre e che la città torni a vivere davvero.

Ilaria Di Pinto

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