Piemonte, da settembre niente più distanziamento sui mezzi pubblici, basta la mascherina

L’Amministrazione sta discutendo la Fase 3 di pullman, tram e metro: con il ritorno degli studenti impossibile rispettare le distanze
In Piemonte da settembre niente più distanziamento sui mezzi pubblici: via le etichette sui posti a sedere.
Questa la proposta dell’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, che insieme all’Agenzia della mobilità piemontese sta valutando misure anti-contagio meno rigide.
Appena prima delle riaperture del 4 maggio il sistema del trasporto pubblico era stato completamente stravolto: distanziamento di almeno un metro, salita e discesa da porte diverse e 2/3 dei sedili non utilizzabili. E – imprescindibile – la mascherina da indossare a bordo e possibilmente in fermata.

Dopo una serie di incomprensioni, conflitti e interventi delle forze dell’ordine, gli utenti sono comunque riusciti a viaggiare tranquilli. Certo, senza turisti e senza studenti.
Ma come si presenteranno bus, tram e metropolitana a settembre, quando ricominceranno le lezioni in aula e l’utenza si farà massiccia?
Questa è la domanda che si sta ponendo l’assessore Gabusi, che auspica lo stop al distanziamento entro la fine dell’estate.
In fondo anche per i bar e i ristoranti le cose sono andate diversamente rispetto a quanto pianificato inizialmente. Perché allora non allentare anche le misure a bordo dei mezzi pubblici?
“Pensiamo bastino le mascherine”, ha argomentato l’assessore.
In ogni caso, il nuovo piano dei trasporti arriverà sul tavolo del governo dopo aver contattato i rappresentanti di categoria, le scuole e le aziende.
Proprio in questi giorni, infatti, sta circolando un sondaggio per sviluppare insieme un sistema di trasporto pubblico che vada incontro alle necessità degli utenti. E allo stesso tempo mantenga un medio-alto grado di sicurezza.
Così, in Piemonte da settembre potrebbe non essere più necessario il distanziamento sui mezzi pubblici. Chissà se gli utenti saranno d’accordo oppure no.