Nuove pedonalizzazioni e divieti alle automobili: il progetto per la movida torinese.

Nuove pedonalizzazioni in arrivo per migliorare e consentire la movida torinese in questa Fase 2.
In questi giorni dovrebbe arrivare l’ufficializzazione già delle nuove regole individuate per uscire la sera a Torino.
Saranno obbligatorie le mascherine anche all’aperto oltre che il chiaro rispetto del distanziamento sociale.
Già per la riapertura dei locali erano state imposte alcune regole, a partire dal divieto di vendere alcolici da asporto nelle serate del weekend.
Ai problemi della movida si aggiungono episodi come quello di ieri, con il grande affollamento che si è creato per assistere al passaggio delle Frecce tricolori.

Le misure che si vogliono adottare
l’obiettivo del Comune è quello di aiutare il più possibile l’imprenditore a riprendere la propria attività economica, senza ulteriori ostacoli.
Ed è per questo che la città sta studiando nuove modalità e nuovi porgetti per aiutare i commercianti ma sempre in sicurezza.
Il comune e le associazioni, ad esempio, stanno immaginando nuove pedonalizzazioni, soprattutto nelle zone di San Salvario, Vanchiglia e Lungo Po.
Saranno in Lungo Po Diaz e Cadorna, sul ponte Rossini e in Largo Rossini, ma anche in alcune vie di San Salvario.
Qui arriveranno i tavolini e toccherà ai gestori dei locali verificare le distanze e assicurarsi che tutti siano seduti al loro posto senza creare gruppi in piedi vicino ai dehors.

Sempre in San Salvario si sta pensando a sfruttare lo spazio e le tettoie di piazza Madama Cristina.
Proprio le tettoie potrebbero diventare maxi dehors con ingressi contingentati.
Spazi utilizzabili non solo dai locali che affacciano sulla piazza ma anche quelli che si trovano nelle vie limitrofi.
La campagna promossa da Confesercenti.
Nel frattempo Confesercenti ha lanciato una nuova campagna “Stiamo riconquistando i nostri spazi, non torniamo indietro”.
L’idea vuole portare tutti ad avere un comportamento responsabile nei giorni e nelle ore della movida (e non solo).
Anche perché, in caso contrario, si tornerebbe ad un nuovo blocco con conseguenze gravissime.
La campagna si svilupperà attraverso un volantino/locandina (per scaricarla clicca qui) e sui principali canali social.

Una campagna che gioca sui molteplici significati della parola “responsabilità“.
Ma, in effetti, mai come in questo momento, dobbiamo tutti essere davvero responsabili.