A Torino assembramenti per le Frecce Tricolori, Cirio e Appendino prendono provvedimenti

Tra la movida del sabato sera e le Frecce Tricolori di ieri, il comportamento dei torinesi delude i vertici. Il Presidente Cirio: “Mesi di sacrificio vanificati da comportamenti irresponsabili”

A Torino tra assembramenti per le Frecce Tricolori e assembramenti del sabato sera fuori dai locali, i cittadini l’hanno combinata proprio grossa.

E questa volta non è solo “colpa dei giovani”, ma anche delle famiglie, delle coppie, degli anziani che si sono ritrovati tutti insieme uno a fianco all’altro per vedere la pattuglia acrobatica nazionale. Una colpa condivisa ma, soprattutto, una superficialità condivisa.

È bastato un allentamento delle misure restrittive che ci hanno tenuti buoni questi mesi per dimenticarci del male invisibile che ci circonda.

Oltre tutto, le istituzioni non si aspettavano una partecipazione simile e hanno mandato pochi controlli.

Ma il comportamento dei torinesi non è passato di certo inosservato. Le foto delle folle ammassate hanno fatto il giro del web per poi finire sullo smartphone della Sindaca di Torino, Chiara Appendino.

La Sindaca, che ha ammirato lo spettacolo delle Frecce Tricolori affacciata al balcone del Municipio, non ha esitato ad esprimere il proprio dissenso in un post su Facebook.

Ha poi annunciato nuovi provvedimenti da vagliare con la Pubblica Sicurezza.

Perchè, se sulla movida di sabato sera si era chiuso un occhio, sugli assembramenti a Torino per assistere allo spettacolo promosso dall’Aeronautica Militare non si potevano fare sconti.

L’Alberto Furioso

Sugli assembramenti a Torino si è espresso anche il Presidente del Piemonte Alberto Cirio, che ha assistito all’Abbraccio Tricolore dal Palazzo della Regione in piazza Castello.

Il governatore è stato molto più diretto con i cittadini: “Immagini come quelle del weekend e di oggi (riferito all’evento delle Frecce Tricolori) non sono accettabili”, ha scritto su un post.

Nello spiazzo tra Palazzo Reale e Palazzo Madama le persone erano tutte ben distanziate come se ci fosse una segnaletica a terra. Ma bastava andare più in là, verso via Po, per incontrare una situazione molto diversa e Cirio l’ha fatto presente. L’osservazione delle norme anti-contagio erano praticamente nulle.

Poi si è confrontato con il Prefetto per prendere provvedimenti mirati. Sia per quanto riguarda la movida che per i prossimi eventi che vedranno le piazze riempirsi di gente.

“Dopo mesi di sacrificio da parte di tutti – ha scritto il Presidente – ora rischia di essere vanificato da comportamenti irresponsabili”.

Gli stesso comportamenti che potrebbero far chiudere nuovamente tutti i piemontesi in quarantena.