Le nuove strade a viabilità mista generano perplessità
Da Alessandro Maldera
Maggio 22, 2020
Le strade a viabilità mista previste e volute dalla sindaca di Torino, destano molte preoccupazioni e perplessità.
Tutto perché si vuole giustamente incentivare la mobilità dolce.
Durante il lockdown si è assaporato il gusto di una Torino finalmente libera da smog, ma con la ripartenza delle aziende è facile tornare ad una situazione insostenibile.
È arrivato, allora, il progetto delle strade a viabilità mista ossia delle zone 20.
Esattamente sono controviali con il limite massimo di velocità a 20 km/h e dove hanno precedenza le biciclette e monopattini.
Sono stati individuati 27 controviali della città di Torino su cui sono stati posti i limiti di velocità a 20km/h.
Le perplessità
La commissione trasporti dell’ordine degli ingegneri ha valutato tale progetto ed ha individuato diverse criticità.
Le strade a viabilità mista con il limite di velocità a 20 chilometri potrebbero diventare pericolosi.
I principali assi viari cittadini non possono essere equiparati alle piste ciclabili.
Soprattutto in questa fase dove le evidenti criticità del trasporto pubblico in piena ripartenza delle attività stanno incentivando i cittadini ad utilizzare i mezzi privati
Si rischiano ingorghi e disagi per tutti e pericoli per i ciclisti costretti a muoversi tra le file di auto rallentate.
Gli ingegneri, nella loro valutazione di pro e contro, hanno posto particolare attenzione alla sicurezza.
Hanno ipotizzato uno scenario tipo: le auto probabilmente si riverseranno nelle corsie centrali visti i limiti di velocità dei controviali. Questo determinerebbe grandi problematiche alla viabilità, pensiamo a tutte le svolte che andrebbero ad ingorgare il traffico.
Altro elemento da tenere in considerazione è la viabilità di tutti i mezzi che operano nel settore consegne pacchi.
Necessariamente, tali mezzi, viaggiano nei controviali per potersi avvicinare i portoni di consegna.
Le pericolosità di questi mezzi, spesso medio grandi, ma anche pericolosità dovute ad apertura portelloni accidentali, sono stati evidenziati dalla commissione di ingegneri.
Quindi tutti d’accordo sull’implementazione della mobilità dolce ma bisogna farlo in sicurezza.
A quanto pare, le strade a viabilità mista, devono essere riviste e ripensate per la sicurezza di tutti.
Alessandro Maldera
Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende
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