Sanità

Bimbo africano salvato al Regina Margherita: aveva una rara patologia a soli 8 anni

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Un bimbo africano salvato al Regina Margherita: aveva una patologia al cuore

Un bimbo africano salvato al Regina Margherita in questo delicato periodo, ma non per il Coronavirus.


In un momento di forte emergenza per la diffusione del virus, l’ospedale infantile continua a lavorare per garantire la guarigione dalle diverse patologie a tutti i piccoli pazienti.


Un caso molto particolare è quello del piccolo Rich, un bambino di appena otto anni, proveniente dal Kenya.

Il giovanissimo paziente di origine africana è giunto a Torino per ricevere cure adeguate per sconfiggere la Tetralogia di Fallot, una rara malattia al cuore.


Una situazione davvero complicata, quella di Rich, la cui storia è venuta a galla grazie a una volontaria che stava prestando aiuto presso il villaggio di residenza del ragazzino.

Una volta conosciuta la storia del piccolo, la donna si è messa in contatto con enti italiani in grado di fornire un concreto supporto.

È così intervenuta la Fondazione Forma, che ha permesso l’arrivo in Italia del bimbo. L’aiuto offerto dall’Associazione Amici Bambini Cardiopatici è stato poi fondamentale per offrire accoglienza al piccolo e a sua madre, prima e durante il periodo di ricovero.

Bimbo africano salvato al Regina Margherita: aveva una rara patologia a soli 8 anni


L’esito dell’operazione


Una volta effettuate le rilevazioni si è deciso di procedere con l’intervento. L’operazione è stata eseguita dal dottor Carlo Pace Napoleone e dalla sua equipe.


Si è trattato di un intervento a cuore aperto, che fortunatamente è andato a buon fine.

In questo modo è stato possibile risolvere un problema piuttosto grave per la salute di Rich, che, altrimenti, non avrebbe potuto superare i suoi problemi di salute, vista l’inadeguatezza delle strutture sanitarie locali in Kenya.


Il bambino, dopo quattro giorni di degenza nella Terapia intensiva cardiochirurgica, ha potuto riabbracciare i suoi cari, per poi proseguiremo con la degenza in reparto.

Ora si attende un volo per il Kenya per tornare a casa. In questo momento, qualsiasi collegamento aereo è stato cancellato, vista l’emergenza Coronavirus.

Mamma e figlio dovranno attendere l’apertura di qualche linea per fare ritorno a casa, oppure sperare in qualche gesto di forte solidarietà per concludere al meglio questa avventura.

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