Una volta arrivati, gli agenti hanno avuto modo di constatare che non si trattava di un incendio a scopo vandalico. Il fuoco era stata acceso da alcuni senzatetto per garantirsi un po’ di calore, per combattere il forte freddo con cui, in queste settimane, il capoluogo piemontese si trova a fare i conti.
Le fiamme, partite dalla cantina del locale, non erano state domate con sapienza. Così, il locale è stato danneggiato in maniera non indifferente.
I motivi della chiusura e il degrado al Valentino
Il
Fluido aveva chiuso all’inizio dell’anno scorso. Dopo quasi quindici anni di attività (era stato aperto nel 2005), se ne era andato un altro locale della vita notturna torinese. Un luogo che era riuscito a ritagliarsi un suo spazio di rilievo sulla collinetta del
Parco del Valentino, punto storicamente caratterizzato dal degrado. In particolare, il fenomeno dello spaccio era una piaga assai diffusa al momento della sua apertura. Il
Fluido, però, con la sua presenza, era riuscito ad arginare questo problema.
La causa della chiusura è da attribuire al mancato rinnovo della concessione da parte del Comune. Una concessione scaduta nel 2017, per la quale non è stato ancora pubblicato un nuovo bando per l’aggiudicazione. Inoltre, erano state registrare condizioni di abusivismo, che ne avevano reso impossibile l’utilizzo.
In questo modo, i titolari non hanno potuto riprendere l’attività nel breve termine. Questo addio in zona aveva fatto seguito a tutte le altre chiusure degli ultimi tre anni. Un bollettino di guerra per i locali notturni torinesi, che hanno abbassato la saracinesca in successione e con grande frequenza.
Nel corso degli ultimi mesi, l’area è stata avvolta dalla desertificazione dei locali, con conseguente ritorno (in maniera più massiccia) di degrado e fenomeni di microcriminalità. L’auspicio è che la questione possa essere risolta per tempo, per evitare altri abbandoni.