Al Palagiustizia di Torino una targa per i 54 avvocati ebrei esclusi dalle leggi razziali

Al Palagiustizia di Torino una targa per i 54 avvocati ebrei esclusi dalle leggi razziali
Sono passati 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali fasciste che vietarono l’esercizio della professione a 54 avvocati ebrei di Torino.
I loro nomi sono oggi incisi su una targa commemorativa affissa a Palazzo di Giustizia di Torino. “Perché l’odio e l’indifferenza verso l’altro non debbano mai più ripetersi e perché sia bandita ogni discriminazione” si legge sotto l’elenco.
Un gesto che ha voluto riscrivere l’identità di 54 avvocati torinesi, cancellati dall’albo e perseguitati, solo perché ebrei.
La cerimonia si è svolta ieri, 20 novembre, nel corridoio di Palazzo di Giustizia davanti alla sede dell’Ordine degli avvocati. Subito dopo, nei locali di fronte all’aula magna, è stata inaugurata una mostra dal titolo “54 esclusi” curata da Claudio Vercelli con il fotografo Alessandro Pession.
“Siamo qui per fare ammenda del silenzio passivo osservato allora” – osserva la presidente dell’ordine degli avvocati di Torino, Simona Grabbi – “mentre ora dobbiamo avere il coraggio di ricordare. Meditare di queste cose. A maggior ragione in questo momento storico”
Alla cerimonia erano presenti, oltre all’avvocato Simona Grabbi, il Procuratore Generale Francesco Saluzzo e il Vicario Paolo Borgna. In rappresentanza del Comune l’assessore Alberto Sacco.