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Emergenza plastica nel Po: nelle acque del fiume mille tonnellate all’anno

Da Alessandro Maldera

Agosto 09, 2019

Emergenza plastica nel Po: nelle acque del fiume mille tonnellate all'anno
Da recenti studi ambientali emerge una problematica importante riguardo la plastica nel Po.
Emergenza plastica nel Po: nelle acque del fiume mille tonnellate all'anno
Emergenza plastica nel Po: nelle acque del fiume mille tonnellate all’anno
Il fiume simbolo di Torino, oltre a fare da cornice ai meravigliosi parchi e ponti della città, sarebbe anche una vera e propria discarica di plastica.
A fotografare la situazione sono gli ultimi dati del monitoraggio delle microplastiche nelle acque fluviali.
Si tratta del primo studio di questo genere in Italia, ma anche nel mondo.
Infatti, la ricerca prende in considerazione corpuscoli piccolissimi, con una dimensione compresa tra 0,3 e 5 millimetri, molto difficili da individuare.
Secondo i dati di questo dossier, ogni giorno, circa 20 chili di frammenti di plastica navigano nella corrente verso i confini a sud della città.
Questi 20 chili di piccoli frammenti diventano 3 tonnellate quando il corso d’acqua lascia la provincia.

Lo studio

Lo studio è stato realizzato dallo European Research Institute in occasione della quinta edizione del Keep Clean and Run, un importante evento di sensibilizzazione ambientale.
Il tour si è sviluppato su sette tappe, dalla sorgente di Pian del Re, in provincia di Cuneo, alla foce di Pila, in provincia di Rovigo.
L’obiettivo era quello di osservare il fiume da vicino, analizzare le sue acque e diffondere cultura.
Due delle sette tappe sono state posizionate nella periferia torinese: una in entrata, a Pancalieri, in provincia di Torino, e l’altra in uscita, a Chivasso.
In questo modo è stato possibile valutare l’impatto di città e provincia sull’accumulo di materiale plastico nel fiume.
Purtroppo, il risultato è stato sorprendente, ma in senso negativo.
Infatti, nonostante tutte le stime siano state effettuate per difetto, considerando solo il materiale presente in superficie, e non quello depositato sull’alveo, i dati sono preoccupanti.
Nell’arco di 12 mesi arrivano a Torino circa 7 tonnellate di frammenti di plastica e ne escono più di 1000.
Ovviamente, questa situazione non è esclusivamente causata dal centro urbano, ma anche dagli affluenti del fiume, tra cui la Dora, lo Stura e l’Orco.
Inoltre, i frammenti sono volatili e si disperdono anche per via aerea.
Dunque, mentre il mondo scientifico è alla ricerca di soluzioni per salvaguardare l’uomo e l’ambiente, il primo passo è cercare di ridurre al minimo l’utilizzo della plastica.
(Foto tratta da TPI)

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende