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Mistero: Vittorio Emanuele II morì in culla e fu sostituito con un altro bambino?

Da Alessandro Maldera

Marzo 14, 2018

Mistero: Vittorio Emanuele II è morto in culla ed è stato sostituito con un altro bambino?

Una delle più importanti famiglie della storia del Piemonte e dell‘Italia ha sempre vissuto un grande mistero: Vittorio Emanuele II è davvero il figlio di Carlo Alberto?
Le leggende e le voci circa la reale identità del primo Re d’Italia si sono sprecate e rincorse nel corso di almeno due secoli.
Si narra infatti che, nel periodo di esilio, Carlo Alberto e Maria Teresa (all’epoca Principi di Carignano) si trasferirono a Firenze.
Mistero: Vittorio Emanuele II morì in culla e fu sostituito con un altro bambino?
Mistero: Vittorio Emanuele II morì in culla e fu sostituito con un altro bambino?
Nella loro villa di Poggio Reale portarono al loro seguito anche il piccolo Vittorio Emanuele, che allora aveva circa due anni.
Il 16 settembre 1822, la culla di Vittorio Emanuele prese fuoco, a causa di un movimento maldestro della nutrice, che teneva in mano una candela.
Quest’ultima, per proteggerlo, si ustionò e morì. La culla fu avvolta dalle fiamme, ma il bambino, secondo la versione ufficiale, si sarebbe salvato.
Al contrario, esiste un’altra versione, sostenuta da fonti e personaggi più o meno autorevoli.
Questa tesi sostiene che la morte del piccolo Vittorio Emanuele sia avvenuta durante l’incendio.
Il piccolo, subito dopo, sarebbe stato sostituito con un altro bambino, verosimilmente il figlio di un macellaio fiorentino.
Anche un altro personaggio molto vicino alla famiglia, Massimo D’Azeglio, ha rimarcato le sue perplessità.
Le sue supposizioni hanno aumentato i dubbi su questo mistero: Vittorio Emanuele II non poteva essere il figlio di Carlo Alberto per i suoi tratti somatici.
Mistero: Vittorio Emanuele II morì in culla e fu sostituito con un altro bambino?
Palazzo Carignano (foto di Alessandro Nutile)
Il padre era alto, biondo ed elegante. Il figlio basso e bruno.
Inoltre, ai tempi, i nobili si riconoscevano dalle esigue estremità corporee. Il piccolo Vittorio Emanuele aveva invece due mani molto grandi, “da macellaio” (come D’Azeglio stesso disse).
Senza contare la grande somiglianza al padre del fratello Fernando, per nulla simile all’altro rampollo. Un disagio evidenziato anche da Maria Teresa, disperata per le enormi diversità tra genitori e figlio.
A tutto ciò si aggiungono gli aspetti caratteriali. Carlo Alberto era una figura tormentata e silenziosa.
Al contrario, Vittorio Emanuele II era estroverso e sanguigno. Insomma, una serie di indizi che hanno fatto (e che ancora oggi fanno) pensare alle origini umili del futuro sovrano del nuovo Regno d’Italia.
(Foto tratta da Mondi.it)
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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende