Il toro dorato di piazza San Carlo: portafortuna di Torino

Passeggiando sotto i portici del “salotto di Torino” si incontra una curiosa effigie, raffigurante un toro dorato in basso rilievo.
Probabilmente l’avrete calpestata centinaia di volte, camminando svelti, affaccendati tra i numerosi impegni della giornata. E, senza troppo badarci, avrete proseguito ignari dei poteri leggendari che si celano dietro questa figura taurina
Molti infatti considerano l’animale di bronzo, residente dal 1930 sotto i portici di una delle più eleganti piazze torinesi, come uno prodigioso portatore di buona fortuna.
Ora, chi non vorrebbe un po’ di buona sorte, senza troppa fatica?
Tuttavia, attivare il flusso della fortuna è condizionato da una pratica che i torinesi, di indole notoriamente discreta e riservata, praticano meno volentieri
Calpestare i testicoli della povera bestia color oro
Questo senso di riservatezza porta dunque i discendenti sabaudi avveduti della leggenda, a compiere discrete camminate acrobatiche per calpestare i testicoli dell’animale senza essere notati!
I turisti, dal canto loro, hanno meno remore nel mostrare agli astanti la loro superstizione e malmenano gli attributi del toro con più veemenza e teatralità.
A questo punto, entrano in gioco gli scettici (o presunti tali), i quali godono dello spettacolo della superstizione comodamente appostati dai tavolini del Caffè Torino.
Questi, tra brioches e cappuccini, assistono divertiti alla sfilata di chi più o meno dichiaratamente è alla ricerca di un po’ di fortuna al capezzale del toro di piazza San Carlo, dando vita così alla seconda faccia della leggenda.
Insomma, che si creda o meno nella buona sorte, intorno all’ effigie taurina c’è sempre un gran movimento. Detto ciò, la prossima volta che, passeggiando sotto i portici, la incontrerete non esitate a dare una bella calpestata gli attributi fortunati. Toro permettendo.
A.P.