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Giulia di Barolo, l’aristocratica amica dei poveri

Da Alessandro Maldera

Maggio 18, 2017

Giulia di Barolo, nata Juliette Colbert in Vandea, nel 1800 a Torino si prodigò per gli ultimi

La sposa di Tancredi Falletti di Barolo rese il capoluogo piemontese un posto migliore. Fin dal suo trasferimento nel 1914 a Palazzo Barolo, la Colbert cominciò a prodigarsi per i meno abbienti. Di giorno serviva la zuppa calda, di sera disquisiva con Cavour o Alfieri.

“Una voce cara e indulgente mi incita! La voce di Gesù”

Ad apprezzare l’aiuto psicologico e materiale non furono solo sfaccendati, bensì anche persone di spicco. Tra tutti Silvio Pellico dopo la detenzione nella Fortezza dello Spielberg.

Prostitute e prigioniere, donne analfabete alle quali Giulia di Barolo a Torino prima porta da mangiare, da vestire, da lavarsi. In seguito insegna loro a leggere, a scrivere, a pregare.

“Bisogna farsi amare da esse, provando loro che le amiamo. Solo così capiranno che Dio le ama.”, Una frase che racchiude il concetto di amore agape cristiano che la  Barolo porterà avanti fino alla morte. Momento che arriverà si, ma solo dopo aver fondato scuole professionali, asili, ospedali, istituti religiosi, e sul testamento l’Opera Pia Barolo.

I movimenti finanziari sono stati quantificati per circa dodici milioni di lire, che all’epoca equivalevano al pil di una nazione. La fortuna ereditata da Tancredi di Barolo e poi passata in mano alla Colbert è la stessa che diede il via alla produzione del famoso vino Barolo delle Langhe.

L’aggettivo di “eclettica” per la francese naturalizzata piemontese è quindi quasi un eufemismo.

Alla sua morte, 1864, il corpo venne fatto riposare nella chiesa di Santa Giulia, a Torino, struttura eretta per suo volere. Nel 1991 inizia l’opera di beatificazione che vedrà Giulia di Barolo nominata nel frattempo Serva di Dio.

Ammirata per la sua intelligenza, corteggiata per la sua bellezza, ricordata per la sua carità.

D.G.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende