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Tamango: anche la BBC parla del misterioso cocktail torinese

Da Deniele De Stefano

Marzo 30, 2017

Tamango: anche la BBC parla del misterioso cocktail torinese

Avete mai provato il Tamango? Probabilmente si, o almeno ne avrete sentito parlare.

Se così non fosse, sappiate che si tratta di un cocktail dagli ingredienti misteriosi che è possibile consumare solo a Torino.

Perfino la BBC si è accorta di un prodotto tanto particolare e ne parla nella sezione “travel” del suo sito.

Dove si beve il Tamango

Se chiedete a qualcuno se conosce le “Les Arcades”, probabilmente vi chiederà perplesso di cosa si tratti.

Ma mentre gli starete spiegando che parlate di un piccolo locale in via Fratelli Calandra 10,  nel centro di Torino, facilmente sarete interrotti da esclamazioni tipo “Aaah ma vuoi dire il tamangaro!”

Così infatti (o semplicemente col nome di Tamango) è noto ai più l’unico locale dove trovare lo strano drink. Proprietaria del’esercizio, nonché detentrice della ricetta segreta, è Elena Di Lorenzo. Colei che ha aperto la sua attività più di trent’anni orsono.

Il locale è piuttosto piccolo e poco illuminato, con sedie basse e pareti dalle tonalità calde. Tutto pare contribuire ad un’atmosfera raccolta che contrasta il chiasso dei sui avventori. Fuori non ci sono insegne e fino alle 22, orario di apertura, difficilmente direste che li c’è qualcosa.

Scoccata l’ora X tuttavia vi sarà abbastanza semplice trovare il “Tamangaro”, visti il baccano ed il gran numero di persone che stazionano fuori (sopratutto nel week end).

Tamango: anche la BBC parla del misterioso cocktail torinese

Cos’è il Tamango

Il Tamango si presenta di un rosato tendente al fucsia: colore dato dalle foglie di Rossella, nome comune della Hibiscus sabdariffa. Basta avvicinare il naso al bicchiere per capire che ha una gradazione alcolica decisamente elevata. Questo è tutto ciò che è dato sapere della sua composizione.

La ricetta infatti è un segreto che l’inventrice custodisce gelosamente. Ella racconta soltanto che è composto da un mix di erbe e radici in infusione che lei e suo marito hanno scoperto durante i loro viaggi in giro per il mondo.

Prodotti naturali, già utilizzati da altri popoli per vivacizzare feste, matrimoni e addirittura funerali per via delle loro proprietà euforizzanti. Specifica inoltre che la bevanda non ha effetti allucinogeni ed eventuali “effetti collaterali” provocati dal Tamango dipendono da come il fisico di ognuno reagisce alla sua miscela. E non è nemmeno fatto di solo alcol come sostenuto da alcuni.

Numerose tuttavia sono le storie le leggende metropolitane che hanno per protagonista questo cocktail. C’è chi racconta di sbronze colossali, chi parla di serate pazzesche, galvanizzati dal potente drink. Chi, semplicemente, ricorda ben poco e si rifà alle storie che gli hanno riferito altri presenti.

Tamango: anche la BBC parla del misterioso cocktail torinese

Da dove deriva il nome Tamango

Il nome è preso in prestito da un personaggio nato dalla penna di Prosper Mérimée, scrittore, storico e archeologo francese vissuto nel XIX secolo. Tamango è un guerriero senegalese dalla forza proverbiale, amante delle armi e dell’alcol. Per procurarsi tali beni non esita a barattarli coi negrieri in cambio di membri del suo stesso popolo: arrivando perfino a cedere la sua stessa moglie, preda dell’ira e dei fumi dell’alcol. Resosi conto di quello che aveva fatto il giorno successivo, parte alla ricerca della perduta consorte. Non esattamente un eroe senza macchia insomma!

Tamango: istruzioni per l’uso

Secondo quanto rivelato dalla stessa signora Di Lorenzo al giornalista della BBC esiste un modo “corretto” di approcciarsi al Tamango: la prima metà del bicchiere va bevuta tutta d’un fiato, la seconda sorseggiata lentamente.

Questa almeno è la teoria, ma a coloro che volessero cimentarsi nella prova raccomandiamo attenzione. Il Tamango è davvero forte e alla seconda metà potreste non arrivarci, stesi dalla prima.

Coloro che invece pensano di non essersi fatti sufficientemente male col sopracitato liquido amaranto, sappiano che “Les Arcades” offre qualcosa di ancora più estremo: il “Devasto”. Il nome del cocktail parla da sé.

Daniele De Stefano

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Deniele De Stefano

Nato e cresciuto a Torino, sono diplomato in informatica all’Itis Avogadro e laureando in lingue e letterature straniere presso l’università di Palazzo Nuovo. Amo moltissimo la mia città, ne sono orgoglioso, e mi piace mostrare agli altri cosa essa può offrire ed il motivo per cui le sono così legato.