Le 5 sterline sono made in Piemonte

La banconota inglese parla piemontese: ecco le 5 sterline di plastica Made in Italy e difficili da falsificare.
Entrata in circolazione da un paio di anni la banconota inglese continua a far parlare di sé. Prima di tutto perché è Made in Italy, anzi, parla piemontese: è stampata dal gruppo Officine Meccaniche Cerruti di Casale Monferrato. Poi perché dagli esperimenti effettuati risulta sicurissima e resistente all’acqua: quindi non si sciuperà in lavatrice.
Infine perché sarà quasi impossibile falsificarla: direi che è un traguardo affatto trascurabile.
La corsa per accaparrarsi le prime emissioni è cominciata anche se la distribuzione in Inghilterra e Galles è limitata e servirà tempo perché il biglietto trovi posto nei portafogli di tutti i britannici.
I primi a distribuire le banconote sono stati i bancomat di Londra, Manchester, Birmingham, Leeds, Hull e Cardiff.
Ma com’è fatta questa banconota? Realizzata non in trama cartacea ricavata dal cotone come in passato, la nuova carta moneta è illustrata sul retro con il ritratto di Winston Churchill, come omaggio al primo ministro vincitore della II Guerra Mondiale. Sul fronte, come per ogni altra moneta o banconota del regno, il volto è quello immutabile della Regina Elisabetta II.
La vecchia banconota di carta da 5 sterline ha perso valore legale dal maggio 2017 . Nell’estate del 2017 entrerà in circolazione anche quella da 10 sterline, e nel 2020 toccherà al biglietto da 20 sterline.
La New Fiver sembra essere la banconota del futuro: impossibile contraffarla e rovinarla, impossibile macchiarla e strapparla, impossibile romperla in lavatrice. È addirittura ignifuga.
Attendiamo con ansia che anche l’Euro diventi così sicuro e soprattutto che il Made in Italy venga riconosciuto in tutto il mondo.
Non ci resta, quindi, che fare un viaggetto in Inghilterra e pagare con il fiver nuovo di zecca.