Meroni: il 15 ottobre 1967 cadeva la Farfalla Granata

Su Gigi Meroni si è scritto parecchio negli ultimi anni.
Nell’ultimo periodo anche la critica ed i media hanno trovato finalmente il modo ed il tempo di riscoprire e valorizzare questo personaggio da sempre fuori dagli schemi.
Luigi Meroni, per tutti Gigi, s’è nè andato una fredda notte d’autunno avvolto dalla nebbia, il 15 ottobre 1967, una domenica sera, lasciando tutti senza parole.
24 anni, un futuro roseo davanti ed un passato degno di nota alle spalle, la Farfalla Granata si spegneva vittima di un beffardo destino nella foschia di corso Re Umberto.
Lì,in quell’ampio viale alberato, dove nel luogo dell’incidente dal 2007 una lapide ricorda il triste fatto, si è spenta un’icona di Torino e non solo del Toro.
Meroni era stravagante, per molti persino troppo.
Un ‘artista ed un calciatore, ma anche un uomo capace di coniugare l’estro alla praticità quando correva indomito sulla fascia con la maglia granata ed il numero 7 sulle spalle.
Gigi se lo ricordano bene, ancora, tutti gli avversari di quel tempo lontano. E non perchè l’ala del Toro fosse stato immortalato su qualche rotocalco a spasso con una gallina o perché spesso si cimentasse a giocare all’artista, lui che prima di inseguire un pallone disegnava cravatte di seta.
Meroni se lo ricorda chi l’ha sfidato, perchè sul rettangolo verde di gioco, non faceva vedere la palla agli avversari.
La Farfalla Granata, che prima di venire a Torino si era evoluta in quei di Genova, sponda rosso blu, stava ottenendo la sua consacrazione anche contro confine, quando tutto finì per una disattenzione, un piccolo azzardo.
La Redazione di Mole24
(Foto tratta da www.nandodallachiesa.com)