Nespolo e le sue opere nella metro di Torino

Ugo Nespolo ha un rapporto speciale con Torino.
Nespolo, nato a poco più di 100 km dalla Mole, a Mosso, provincia di Biella, dal capoluogo piemontese è stato adottato e, dopo aver seminato il proprio nome ed il proprio talento per il mondo, a Torino è tornato per farne la sua culla creativa, la sua galleria d’arte, la sua madre artistica adottiva, la casa delle sue opere.
All’inizio del nuovo millennio crea un atelier tutto suo all’interno di una fabbrica abbandonata di via Susa e inizia a modificare la “sua” città, opera dopo opera.
Dipinti, sculture, installazioni artistiche di ogni tipo, dalla grafica del pullman ufficiale del Torino Calcio al tram ristorante della Gtt, dai capolavori esposti nei musei al totem davanti al centro commerciale di via Livorno. Ugo Nespolo diventa parte integrante della città, opera dopo opera.
Nespolo è un genio multiforme, moderno quanto basta per sembrare istrionico, ma legato alle tradizioni della sua terra. Nel 2005 unisce le sue idee sull’arte con la storia torinese creando per la neonata metropolitana torinese una serie di vetrofanie, una per ogni stazione, un racconto diverso per ogni tappa del nuovo viaggio che i torinesi si troveranno ad affrontare tutte le mattine.

Un percorso colorato e dinamico che abbiamo voluto ripercorrere per voi. Dal capolinea Fermi a Rivoli al capolinea del Lingotto, una storia nei tunnel sotto Torino che, grazie a Nespolo, ci ricordano la sua bellezza, immagine dopo immagine, fermata dopo fermata.
Per vedere la galleria in hd: L’opera di Nespolo nella metropolitana di Torino
A cura di Galileo Tarricone, Hugo Cohen e Marco Parella