La Val Grande diventa Patrimonio dell’Umanità

Il parco nazionale Val Grande è ufficialmente entrato a far parte dei territori protetti dall’Unesco.
Lo ha deciso la 12esima Conferenza dei Geoparchi Europei organizzata nei giorni scorsi in Cilento che ha dunque confermato il primato europeo dell’Italia in questa prestigiosissima lista internazionale. Il nostro Paese, infatti, con l’ingresso di quest’ultimo parco, comprendente la Val Sesia, la Valsessera, la Val Grande ed il massiccio del Monte Rosa (4.634 m), può annoverare ben 9 dei 96 Geoparchi riconosciuti dall’Unesco e, oltre ad essere la prima nazione in Europa (seconda è la Spagna con 8, terza la Germania ferma a 6), è superata solamente dall’inarrivabile e sconfinata Cina con 27 Geoparchi in lista.

Un Geoparco è, secondo la definizione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è “un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare ed una strategia di sviluppo sostenibile”. Alla presenza di siti geologici numerosi ed importanti a livello scientifico, dunque, si aggiunge una caratteristica socio-economica, quella di saper portare una crescita economica all’intera regione circostante, sempre nel rispetto dell’ambiente e delle condizioni di vita dei suoi abitanti.

Il geoparco Sesia-Val Grande, situato a cavallo delle province del Verbano Cusio Ossola, Biella, Novara e Vercelli, si estende su una superficie di oltre 2.140 chilometri quadrati e comprende circa 85 Comuni. Lo sforzo congiunto delle istituzioni di queste province e dell’associazione Supervulcano Valsesia Onlus ha portato ad una candidatura forte e senza punti deboli che, dopo le scrupolose verifiche ed i sopralluoghi degli ispettori Unesco, hanno permesso di ottenere il titolo di “Patrimonio dell’Umanità”.
Un grande passo per il Piemonte, un enorme balzo per l’umanità.
(foto da parcovalgrande.it)
Marco Parella