Piemonte: patria indiscussa del vino rosso

Il vino rosso ha la gran dote di riscaldare gli animi e creare la giusta atmosfera.
In generale, sono vini dalla gradazione alcolica superiore rispetto ai bianchi e ai rosé e proprio per questa loro caratteristica, dopo qualche bicchiere di un buon rosso, gli spiriti e le nostre menti si inebriano e diventiamo maggiormente socievoli e più disinibiti.
Ricordiamo che, oltre al processo di vinificazione e di affinamento, l’elemento principe grazie al quale il vino rosso acquista la propria particolarità è proprio il vitigno dal quale deriva.
Tale elemento ne influenza il colore, l’odore e il gusto.
A seconda del vitigno utilizzato si possono ottenere vini dai colori porpora, rubino, granato e aranciato, con profumi e gusti che possono essere in generale fruttati, speziati, floreali, eterei, amabili, secchi e dolci.
Tra i maggiori vitigni a bacca rossa presenti nella nostra regione troviamo: dolcetto, barbera, nebbiolo, freisa, bonarda e brachetto.
Dopo un lungo processo di lavorazione, che si distingue dagli altri processi di vinificazione proprio per il contatto delle vinacce con il mosto, nella maggior parte dei casi segue una lunga fase di affinamento e di invecchiamento.
Per tale motivo, una volta che si è acquistata una bottiglia di vino rosso se non si dispone di particolari locali interrati o di celle frigo con temperature differenziate, è importante prestare particolare attenzione alla sua conservazione in modo da non alterare le qualità organolettiche del contenuto.
Sotto questo profilo le caratteristiche del luogo in cui conserviamo le nostre bottiglie sono determinanti.

E’ importante, quindi, che le bottiglie, accuratamente coricate, rimangano in luoghi che non subiscano particolari sbalzi termici, ad una temperatura compresa fra i 10° C e i 20 ° C, e che siano poco luminosi e lontani dai cattivi olezzi
Ma quando è il momento giusto per stappare una bottiglia di rosso?
Se si tratta di un vino novello o di un rosso che normalmente deve essere consumato giovane, la bottiglia deve essere stappata, in alcuni casi, a partire dalla primavera in cui è stato imbottigliato, o, in altri, a partire dall’anno successivo, fino ad un massimo di tre anni.
Invece, per quanto riguarda i vini rossi superiori, l’invecchiamento in bottiglia è un must e può durare fino ai dieci anni oppure oltre.

In questi casi però è bene sapere che il vino potrebbe anche deteriorarsi e perdere gusto, odori e colore. Al fine di una degustazione ottimale, bisogna anche tener conto delle temperature di servizio. Per i vini rossi giovani la temperatura oscilla tra i 14° C e i 16° C, mentre per i rossi invecchiati fra i 16° C e i 18° C.
Per la buona riuscita di un pranzo o una cena, ricordiamo una regola che vale in generale: i vini rossi vanno accompagnati a piatti di maggiore struttura, come ad esempio carni rosse, selvaggina, formaggi stagionati, salumi.
La nostra regione viene definita terra da rossi e fra i più importanti troviamo:
- Nebbiolo
- Barolo
- Bonarda
- Ruché
- Ghemme
- Grignolino
- Carema
di Clara Lanza