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Torino è la città più cassaintegrata d’Italia, il Cuore Industriale d’Italia in difficoltà

Da Alessandro Maldera

Giugno 10, 2024

La città di Torino, conosciuta come la culla dell’industria automobilistica italiana, si trova ad affrontare una situazione tutt’altro che invidiabile. Secondo i dati più recenti, il capoluogo piemontese detiene il triste primato di essere la “città più cassaintegrata d’Italia“, superando persino realtà come Taranto e Roma, tradizionalmente associate a crisi occupazionali di vasta portata.

Milioni di ore di Cassa Integrazione

I numeri parlano chiaro: nei primi quattro mesi del 2024, la provincia di Torino ha registrato un’impennata del 75% nelle ore di cassa integrazione, raggiungendo la cifra record di 10 milioni di ore. Questo dato allarmante non solo riflette le difficoltà del tessuto produttivo locale, ma evidenzia anche la profonda crisi che sta colpendo il settore automotive, uno dei pilastri dell’economia torinese.

Tessuto Produttivo in Affanno

La situazione critica di Torino non è isolata, ma si inserisce in un contesto regionale più ampio. In Piemonte, gli ammortizzatori sociali sono aumentati del 49,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, corrispondente a 16 milioni di ore di cassa integrazione. Questo incremento è stato trainato principalmente dall’industria, con un aumento del 59,3%, e dall’edilizia, che ha registrato un incremento del 22,8%.

Crisi dell’Automotive

Il settore automotive, da sempre il fiore all’occhiello dell’economia torinese, si trova ad affrontare una profonda trasformazione. La frenata produttiva della Fiat 500 elettrica, uno dei modelli di punta dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, ha contribuito in modo significativo all’aumento delle ore di cassa integrazione. Nonostante le speranze di una ripresa grazie agli incentivi governativi, la situazione rimane precaria.

La Sfida della Transizione Ecologica

La crisi del settore automotive non è solo un problema economico, ma rappresenta anche una sfida legata alla transizione verso un’economia più sostenibile. Le aziende del comparto sono chiamate a ripensare i propri processi produttivi e a investire in nuove tecnologie e prodotti più rispettosi dell’ambiente.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende