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Scoperto sottomarino nei lago di Avigliana per trasportare droga

Da Alessandro Maldera

Maggio 16, 2024

sommergibile in acqua

La tranquilla cittadina di Avigliana, situata nella suggestiva Valsusa, è stata teatro di un’inquietante scoperta da parte delle forze dell’ordine. Nell’ambito di un’indagine denominata “Car Wash“, i carabinieri hanno individuato un piccolo sommergibile artigianale, progettato e costruito da una banda di trafficanti di droga per il trasporto di stupefacenti via mare.

Un mezzo subacqueo per sfuggire ai controlli

Secondo le indagini, questo sottomarino, pilotabile da remoto, era destinato a svolgere un ruolo cruciale nel rifornimento delle principali piazze di spaccio italiane. Grazie alla sua capacità di muoversi in modo discreto e senza suscitare sospetti, il gruppo criminale sperava di poter eludere i controlli delle forze dell’ordine e far giungere ingenti quantitativi di droga dal sud America, passando per l’Olanda, e dalla Spagna e Francia.

Collaudi nel Lago di Avigliana

I carabinieri hanno scoperto che i trafficanti avevano già effettuato alcuni collaudi del mezzo all’interno del Lago Grande di Avigliana, per verificarne il funzionamento e la praticità d’uso. Nonostante il sottomarino non fosse ancora stato messo in servizio, gli investigatori hanno risvelato i piani della banda per sfruttare le acque del lago come rotta di transito per il traffico di stupefacenti.

Organizzazione Transnazionale Italo-Albanese

L’indagine “Car Wash” ha portato all’arresto di 9 persone, di cui 6 in Italia e 3 all’estero, appartenenti a un’organizzazione criminale di stampo transnazionale con base logistica a Volvera, in provincia di Torino. Un’ associazione a delinquere, di matrice italo-albanese, era dedita al traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana.

Ruoli e Responsabilità nella Banda

Secondo gli inquirenti, il gruppo era guidato da due fratelli di origine albanese, che si avvalevano di una fitta rete di collaboratori, reclutati sia in Italia che in Albania. Questi “operai della droga” erano incaricati della custodia, del trasporto e della vendita degli stupefacenti sul territorio nazionale.

Il “Mago delle Chiavi” e il Prototipo di Sommergibile

Tra i membri della banda, spicca la figura di Giovanni La Montagna, noto come il “mago delle chiavi”, che avrebbe svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo del prototipo di sommergibile. Grazie alle sue abilità di artigiano e alla sua conoscenza degli ambienti criminali, La Montagna avrebbe collaborato con un complice per realizzare il mezzo subacqueo, testato con successo nelle acque del Lago di Avigliana.

Collaborazione Internazionale

L’operazione condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Torino ha beneficiato della preziosa collaborazione di diverse agenzie di sicurezza, sia in Italia che all’estero.

Coordinamento con le Autorità Albanesi

In particolare, gli arresti effettuati in Albania sono stati il frutto della sinergia tra i militari italiani e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Ufficio dell’Esperto per la sicurezza a Tirana e l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Polizia albanese.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende