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Numero dei cinghiali in Piemonte 2023: triplicati gli abbattimenti

Da Alessandro Maldera

Marzo 25, 2024

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La nostra Regione si trova ad affrontare una sfida crescente: il numero dei cinghiali selvatici in Piemonte è aumentato in modo significativo. Questo ha portato ad un aumento delle attività di abbattimento da parte dei cacciatori: un numero triplicato nel corso del 2023.

L’aumento del numero dei cinghiali in Piemonte

I cinghiali sono sempre stati presenti nel territorio piemontese, ma negli ultimi anni si è verificato un incremento significativo della loro popolazione. . Secondo i dati ufficiali, il numero di cinghiali abbattuti nel 2019 era di 4.890 capi, mentre nel 2023 questo numero è salito a 16.390, rappresentando un aumento del 335%. Questi dati non tengono conto degli oltre 20.000 cinghiali abbattuti in attività venatorie, portando il totale degli abbattimenti a quasi 40.000 capi.

Crescita del numero cinghiali Piemonte 2023: le cause

La rapida crescita del numero dei cinghiali è stata attribuita a diversi fattori.

  • Uno dei principali è l’aumento delle risorse alimentari disponibili per questi animali, come i raccolti delle colture agricole.
  • Inoltre, la mancanza di predatori naturali ha permesso ai cinghiali di proliferare senza controllo.
  • Il tutto senza dimenticare lo scorso lockdown quando la prolungata riduzione dell’attività di caccia ha fatto sì che gli animali si moltiplicassero.

Insomma, una somma di situazioni che hanno portato ad un impatto negativo sull’agricoltura e sull’ecosistema locale.

Le misure adottate per affrontare il problema

Di fronte all’elevato numero cinghiali Piemonte 2023 le autorità regionali hanno adottato misure per cercare di contenere la popolazione degli animali selvatici. Una delle azioni più significative è stata l’aumento delle attività di abbattimento da parte dei cacciatori. Infatti, la Regione Piemonte ha assegnato risorse finanziarie alle province e alla Città metropolitana di Torino per attivare le procedure di concorso finalizzate all’assunzione di nuove guardie venatorie, che sono state destinate alle attività di controllo.

Questo impegno condiviso ha portato a una crescita del personale impegnato nelle campagne di abbattimento. Alcuni enti hanno già concluso le procedure di concorso nel corso del 2023, mentre altri le stanno ultimando in questi giorni. Questo ha permesso di aumentare significativamente il numero di guardie venatorie sul campo e di intensificare le attività di controllo della popolazione dei cinghiali.

2 cinghiali adulti e un cucciolo

L’importanza della biosicurezza degli allevamenti

Un’altra misura fondamentale per affrontare il problema dei cinghiali è stata l‘implementazione di pratiche di biosicurezza negli allevamenti. Grazie agli investimenti in questo settore, oltre un milione e 300 mila capi presenti in Piemonte, di cui più della metà nella provincia di Cuneo, sono allevati in regime di biosicurezza. Questo significa che oltre il 70% dei maiali piemontesi – di cui il 90% nella Provincia di Cuneo – sono allevati in condizioni che riducono il rischio di contagio da peste suina.

Riduzione dei danni provocati dalla fauna selvatica

I dati preliminari del 2023 indicano una riduzione del valore delle richieste di risarcimento per i danni causati dalla fauna selvatica. Questo dimostra una riduzione sia del numero che dell’entità dei danni provocati dai cinghiali. Le attività di abbattimento e la biosicurezza degli allevamenti hanno contribuito a ridurre i danni economici per gli agricoltori.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende