Mole24 Logo Mole24
Home » Economia » Dark Web: oltre 40.000 conti correnti di italiani messi in vendita

Dark Web: oltre 40.000 conti correnti di italiani messi in vendita

Da Alessandro Maldera

Febbraio 23, 2024

È sempre più semplice, per le organizzazioni criminali, riuscire ad accedere a dispositivi privati per sottrarre informazioni riservate – come password di conti correnti personali, carte di credito, dati anagrafici – e poi venderle al miglior offerente sul mercato nero del web. Le ultime allarmanti notizie lo confermano: ecco cosa è successo a migliaia di italiani e qualche consiglio utile per difendersi dal furto di dati.

Conti correnti in vendita nel Dark Web

I nostri smartphone, PC e tablet sono sempre meno sicuri. Questi i risultati dell’analisi Swascan (società del gruppo Tinexta, che si occupa di minacce informatiche) riportati dal quotidiano Milano Finanza.

Punto debole del sistema – secondo il rapporto Clusit sugli attacchi informatici – sarebbero gli end-point, punti d’accesso, utilizzati per lavorare da remoto dai dipendenti di società e collegati a reti wi-fi domestiche. Questi sono aumentati esponenzialmente con l’incremento dello smart working e rappresentano un varco ghiotto, attraverso il quale poter inserire nei dispositivi personali gli infostealer, ovvero malware in grado di rubare informazioni preziose e di comprometterle irrimediabilmente.

Sempre secondo Milano Finanza, i conti correnti in vendita sono aumentati del 45% nel 2023: sul dark web sarebbero quindi disponibili i dati di circa 48 mila conti correnti italiani, in vendita per chiunque lo voglia. Preoccupa, infatti, la semplicità con la quale questi dati possano essere acquistati da chiunque, anche senza particolari competenze informatiche, seguendo le istruzioni di un semplice tutorial su YouTube.

Come proteggere il proprio conto corrente?

Sono già presenti sul mercato servizi di monitoraggio inclusi nei software antivirus: questi si occupano di analizzare periodicamente tutte le informazioni in vendita sul dark web e avvisare l’utente nel momento in cui vi siano dati ad esso riconducibili, comunicando inoltre quali informazioni sono fuoriuscite ed eventuali rimedi per limitare i danni. Solo alcuni servizi, tuttavia, prevedono questa funzionalità: è possibile scoprire quali sono i migliori antivirus per smartphone o altri dispositivi su https://www.html.it/approfondimenti/miglior-antivirus-per-android/, una classifica che presenta i servizi più validi, sia gratis che a pagamento. Gli antivirus generano una prima efficace barriera alle intrusioni indesiderate.

Ulteriori consigli da seguire sono mettere in pratica la buona abitudine di utilizzare password complesse e di modificarle periodicamente; evitare di effettuare operazioni delicate (come l’accesso a conti correnti) quando si utilizzano wi-fi pubbliche o poco sicure; cercare di utilizzare VPN, reti virtuali private; acquistare online solo attraverso grandi piattaforme riconosciute; non condividere dati in rete e non aprire e-mail sospette.

Attraverso queste poche ma buone abitudini sarà possibile proteggere i dati personali, arginando un fenomeno d’infiltrazione nella vita privata in continua crescita.

Alessandro Maldera Avatar

Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende