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“AFRICA. Le collezioni dimenticate”: la mostra a Palazzo Reale

Da Alessandro Maldera

Agosto 08, 2023

Palazzo Reale di Torino ospiterà dal 27 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 la mostra “AFRICA. Le collezioni dimenticate“. Un’esposizione dedicata alle collezioni del continente africano che sono state trascurate nel corso degli ultimi decenni. Quindi, sarà l’occasioni per ammirare oltre 150 oggetti provenienti dai depositi dell’Armeria Reale e dalle raccolte dei Castello di Aglie e quello di Racconigi.

Un evento organizzato dai:

  • Musei Reali
  • Direzione regionale Musei del Piemonte e
  • Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino (MAET)

Recupero e restauro delle collezioni africane

Tra il 2022 e il 2023, i Musei Reali e la Direzione regionale Musei hanno condotto importanti interventi di recupero e restauro delle preziose collezioni africane. Così, centinaia di opere sono state catalogate e restaurate, sottraendole all’oblio.

Durante il progetto, è emersa la necessità di coinvolgere esperti di storia africana e le comunità di origine per creare un dialogo e un ponte interculturale. A tal fine, è stata stabilita una collaborazione con il MAET e con l’artista concettuale Bekele Mekonnen Nigussu, docente all’Università di Addis Abeba.

Le sezioni della mostra

L’esposizione “AFRICA. Le collezioni dimenticate” sarà suddivisa in cinque sezioni, ognuna delle quali focalizzata su personalità torinesi che hanno avuto un ruolo significativo in Africa durante la seconda metà dell’Ottocento. Le raccolte di questi personaggi sono confluite nelle collezioni pubbliche e offrono uno spaccato affascinante della storia e della cultura africana.

1) Italiani in Africa: esploratori, avventurieri e consoli

La prima sezione sarà dedicata alle raccolte di:

  • Giacomo Antonio Brun Rollet, esploratore delle sorgenti del Nilo in Sudan
  • Vincenzo Filonardi, armatore e console a Zanzibar nel 1882
  • Giuseppe Corona, attivo in Congo.

Queste raccolte, realizzate tra il 1857 e il 1890, offrono un’interessante prospettiva sulle prime esplorazioni africane condotte dagli italiani.

2) Le vie dello sfruttamento: ingegneri in Congo

La seconda parte metterà in luce il contributo di ingegneri e tecnici torinesi come

  • Pietro Antonio Gariazzo
  • Carlo Sesti
  • Tiziano Veggia
  • Stefano Ravotti

Tutti impegnati nella costruzione di infrastrutture coloniali in Congo. Attraverso una selezione di armi, strumenti musicali, tessuti e oggetti d’uso quotidiano, sarà possibile comprendere il ruolo di questi professionisti nell’espansione coloniale italiana in Africa.

3) Conquistare la montagna: il Rwenzori

Il terzo segmento e sarà dedicata alla spedizione del Duca degli Abruzzi e di Vittorio Sella sul massiccio del Rwenzori, al confine tra l’Uganda e l’attuale Repubblica Democratica del Congo. Questa missione è documentata da una straordinaria serie di immagini fotografiche che offrono uno sguardo su queste affascinanti montagne africane.

4) Dalla spartizione dell’Africa all’aggressione coloniale

La sezione successiva raccoglierà opere provenienti da diverse regioni dell’Africa, come l’Eritrea, la Cirenaica, la Tripolitania, la Somalia e l’Etiopia. Qui, saranno esposti soprattutto scambi e doni diplomatici, oltre a manufatti accumulati o depredati nel corso delle guerre coloniali italiane. Queste opere testimoniano il complesso rapporto tra l’Italia e l’Africa durante il periodo coloniale.

5) L’opera contemporanea di Bekele Mekonnen

Il percorso espositivo si concluderà con un’installazione dell’artista etiope. Questa opera rappresenterà una reinterpretazione in chiave contemporanea delle relazioni documentate dalle opere esposte. Sarà un modo per creare un ponte tra il passato e il presente, aprendo nuove prospettive sulla cultura africana.

Programma di disseminazione

La mostra “AFRICA. Le collezioni dimenticate” sarà accompagnata da un programma di disseminazione volto a coinvolgere il pubblico e a promuovere una riflessione più ampia sulle tematiche legate al continente. Inoltre, sono inclusi approfondimenti istituzionali, eventi culturali, performance musicali e artistiche. E non mancheranno, anche, laboratori presso le scuole di Aglie e Racconigi e in diversi numerosi spazi culturali di Torino.

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Alessandro Maldera

Giornalista, ha collaborato per molti anni con testate giornalistiche nazional e locali. Dal 2014 è il fondatore di mole24. Inoltre è docente di corsi di comunicazione web & marketing per enti e aziende